Volley serie A1, troppo MIlano per PInerolo: 3-0 di Egonu e compagne all'Allianz Cloud
Di fronte ai 3755 rumorosi spettatori dell’Allianz Cloud, 120 dei quali arrivati da Pinerolo(ennesimo esodo al seguito delle pinelle), la legge della corazzata Vero Volley Milano non ammette repliche: 3-0 con parziali di 25-16, 25-19 e 25-17. Una domenica pomeriggio comunque storica per le ospiti della Wash4green, arrivate qui da quinte in classifica, di fronte alla capolista infarcita di stelle, prima tra tutte una Paola Egonu rivelatasi ancora trascinatrice. Non si dica che questo non è luogo dove fare punti, si tratta dell'esito di una gara, chiaro, ma senza che lasci alcun strascico. Si parte con l’allungo milanese su 5-1 costringe Marchiaro a chiamare il time-out. Se le padrone di casa hanno il vento dalla loro parte(7-1), Akrari dimostra di essere incisiva al centro ed è 8-5, sinonimo soprattutto di reazione contro l’imperversare di Egonu. Tra muri e ace la Vero Volley riprende il largo(18-9)e viaggia veloce verso il primo set vinto, mentre si assiste alla rotazione di diverse atlete in maglia biancorossoverde, tra cui la capitana Bussoli. E’25-16, con le ragazze di Gaspari ad affidarsi alla ricezione(45% invece per Pinerolo) ed agli attacchi dell’ex chierese Cazaute, a tratti straripante. Nella seconda frazione, dalle prime fasi le ospiti vogliono scrollarsi di dosso la tensione ed è brava Polder a muro. Reduci dalla vittoria in Champions contro Mulhouse, le meneghine fanno un primo break(10-5). Orgoglio e precisione nel 12-9 firmato Ungureanu e nel punto di Nemeth, molto sicura fino al 15-14. Egonu sigla il 20-17 dopo un acea da appena entrata di Di Mario, certo è che rispetto alla prima frazione c’è un altro atteggiamento da parte della Wash4green. Il 25-19 dice di una capacità delle beniamine dell’ex Palalido di andare al sodo. MIlano attacca con percentuali di 57%, Pinerolo è ferma al 38%. Dopo due frazioni di marca Vero, merito delle giocatrici Unionvoley di riproporsi avanti e sul 5-8 grazie alla battuta di Ungureanu è Gaspari a chedere una pausa. Equilibrio sancito dall’11-11, pur in rimonta, da parte delle milanesi, che non s accontentano con la serie di ace di Egonu(18-12), trascinatrice da par suo. Le locali spingono sull'acceleratore
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Paola Molino