"Vivere la montagna": il corteo sabato 17 settembre a Villar Perosa con le richieste dei territori ai candidati

Sabato 17 settembre le Valli Chisone e Germanasca si mobiliteranno «per chiedere con forza ai candidati alle elezioni precise promesse per il lavoro e lo sviluppo nella nostra Vallata». Questa è la motivazione con cui i sindaci annunciano la manifestazione "Vivere la montagna: quali prospettive, quali opportunità" programmata per sabato 17 settembre 2022.

«È l'urlo di dolore dei nostri territori» spiega il sindaco di Villar Perosa e presidente dell'Unione dei Comuni, Marco Ventre.

Il corteo si formerà a partire dalle 14:30 e partirà alle 15 davanti all'ex Sachs di Villar Perosa e percorrerà via Nazionale fino allo stabilimento Primotecs.

I temi che verranno sollevati riguarderanno il lavoro, la viabilità, la sanità, la scuola e la rappresentatività, tutti articolati in un manifesto con numerosi punti, a partire dalla convocazione con urgenza di un tavolo di crisi per le attività industriali in difficoltà e la creazione di un'area di crisi complessa per le valli Chisone e Germanasca.

Tra le altre richieste sul tema del lavoro: che i bandi PNRR di prossima uscita tengano conto dei dati sull'occupazione degli ultimi 10 anni, che vengano gestite le aree occupazionali dismesse a livello regionale, che si eroghino contributi straordinari a favore delle imprese energivore o a forti consumi di gas, come l'industria metalmeccanica villarese.

Caldo anche il tema della iabilità, con la chiusura delle gallerie di Porte al primo posto.

Nell'ambito della Sanità, il ripristino del reparto di lungodegenza a Pomaretto, il potenziamento dei servizi sul territorio e del sistema 118, il sostegno alle Rsa.

Preoccupazione anche per la scuola, per la quale si chiedono certezze sulla stabilità dei dirigenti scolastici, attenzione alle scuole nelle zone marginali e potenziamento della formazione professionale.

Il tema della rappresentatività passa per la valorizzazione dei Piccoli comuni, il ritorno dell'Ente Provincia, l'elezione dei consiglieri regionali sulla base di collegi uninominali e il ripristino delle Comunità montane.