Continua l’impegno del piccolo comune di Rifreddo contro il caro energia. Infatti, dopo la lettera a Parlamento e Governo scritta nei giorni scorsi dal sindaco Cesare Cavallo, questa sera giovedì 10 febbraio nel Comune della Valle Po verranno spente simbolicamente le luci del municipio. Un’iniziativa che attraverso l’associazione dei comuni (ANCI) coinvolgerà amministrazioni di tutta Italia e mostra come la fiammata dei prezzi di energia, gas e carburanti sia ormai diventata un’emergenza nazionale. “L’aumento dei prezzi nei settori dell’energia - spiega Il primo cittadino rifreddese Cavallo - comporta un rischio davvero molto elevato di generare una dinamica inflattiva che può mettere a rischio l’accenno di ripresa economica. Va detto quindi che non si tratta solo di un problema dei comuni ma di un fatto sistemico che rischia di impoverire notevolmente le famiglie soprattutto quelle a reddito fisso. Mi spiego meglio. Dato che un aumento dei costi energetici così elevato su imprese ed enti pubblici non può essere da questi compensato, gli stessi saranno costretti ad aumentare prezzi e tariffe con risultato di rendere più povere le famiglie deprimento ulteriormente anche investimenti e consumi”. Che si tratti di un problema grave lo dimostra anche la presa di posizione dell’associazione dei comuni. Secondo la stessa, infatti, nel 2022 la bolletta solo per i comuni crescerà di almeno 550 milioni di euro, su una spesa complessiva annua per l’energia elettrica che oscilla tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro ovvero di un terzo. Ritornando all’iniziativa “Luci spente” va detto che l’idea del gesto simbolico è partita dal comune di Cento in Emilia e che ad essa hanno aderito ormai molte città e piccoli paesi in tutta Italia.