Ci sono due ragazze di Piossasco nel gruppo bloccato a Malta dal Covid. Genitori contro gli organizzatori della vacanza studio: "Le hanno abbandonate"
Ci sono due ragazze di Piossasco nel gruppo di giovanissimi studenti bloccati a Malta perchè positivi al tampone. Per Emma, 16 anni, che manifesta sintomi febbrili e tosse, ieri è stata portata in ospedale per una visita: «Le hanno dato Tachipirina e rimandata in albergo, con l'indicazione però di prendere Tachipirina ogni sei ore - ci spiega la mamma di Alessandra, la quindicenne, che con Emma ha condiviso la vacanza studio e sta condividendo l'isolamento. «Siamo tutti in ansia perchè l'unico addetto della società rintracciato nell'isola ci dice che non può darle farmaci, gli abbiamo spiegato che c'è la richiesta medica, che gli organizzatori ( la società EF) sono i nostri tutori sostitutivi, e che non si fida parli lui con il medico, spero che anche dietro le nostre insistenze si decida a fare qualcosa, ma per il momento Emma è ancora senza medicine, e adesso le è venuta anche la tosse. E' un incubo».
La positivtà al Covid è stata scoperta ieri, domenica 11 luglio, in occasione del tampone fatto eseguire per il rientro in Italia, che era previsto nella giornata di oggi. Dopo una giornata di attesa, senza cibo, nell'albergo in cui erano state convocate per i tamponi, il gruppo di ragazze positive sono state immediatamente bloccate in alcune camere. «Mi chiedo solo- ci riferisce papà Federico, padre di Alessandra, anche lei positiva ma asintomatica- che fine abbia fatto la società organizzatrice della vacanza studio, ho avuto una loro telefonata, in cui mi comunicavano la positità di mia figlia solo oggi a mezzogiorno, cioè 24 ore dopo, prima non si è fatto sentire nessuno, mi pare indegno abbandonare delle minorenni che sono state loro affidate, in un albergo senza cibo e assistenza». Le ragazze sono prive di qualsiasi oggetto personale perchè isolate nell'albergo dove erano state convocate per il tampone, e da lì non più fatte uscire, ma i bagagli sono rimasti nell'albergo in cui soggiornavano per la vacanza studio. «Pare sia un albergo (foto) senza telefono, mia figlia mi ha comunicato che non va neanche l'acqua del bagno e non c'è aria condizionato; abbiamo provato a chiamare per farci passare la telefonata in camera ma è un numero disattivo, ha provato anche un altro albergatore di Malta a chiamare, ma anche lui senza successo; ieri mia figlia piangeva perchè vedeva la carica della batteria del cellullare esaurirsi, fortunatamente ho un altro figlio, di 17 anni, anche lui a Malta per il soggiorno studio: lui è negativo ed è potuto andare a comprare il caricabatterie e il cibo da portare alla reception dell'albergo per la sorella e le sue amiche».
Abbiamo visto i messaggi che il signor Pieroni da ieri, saputo della positività della figlia Alessandra, aveva inviato sulla chat della società organizzatrice, nessuna risposta fino alle 12 di oggi, quando con un laconico messaggio gli hanno comunicato che: "Questo è un numero per studenti in partenza. Vi suggeriamo di prendere contatto con gli uffici" .
Papà Pieroni ha avvertito la Farnesina e parlato con l'ambasciatore a Malta, «Ma non sono riuscito a parlare con gli organizzatori fino a oggi- prosegue Federico Pieroni, un uomo dall'atteggiamento saldo, concentrato nel fare le mosse giuste per poter dare l'assistenza necessaria alla figlia - oltretutto i loro cellullari sono tutti staccati e una cosiddetta "leader" della società è in procinto di andarsene perchè negativa".
I giovani postivi al Covid dovranno stare 14 giorni in quarantena, poi se negativi potranno finalmente arrivare a casa, «Ma va detto - sottolinea papà Pieroni - che altri Paesi europei hanno organizzato un volo speciale per riportarsi a casa e curare i loro giovani positivi".
Sofia D'Agostino
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino