Coronavirus: fuga dalla città, Pragelato presa d'assalto, raffica di chiusure. I commercianti: «Forestieri non rispettano le regole»
Tutti pensavano che il pienone dell'ultimo periodo sarebbe rientrato dopo il decreto di lunedì sera per il contenimento del Covid 19. Sta accadendo il contrario. Pragelato è stata presa d'assalto e la situazione si è fatta insostenibile. Dopo una intensa giornata di confronto tra loro, nella tarda serata di ieri, martedì 10 marzo (con L'Eco di oggi già uscito dalle rotative) numerosi commercianti di Pragelato hanno deciso di chiudere le attività.
Tra i primi a decidere la chiusura, il Caffè des Alpes: «La nostra intenzione insieme ai nostri colleghi, restando aperti, era di dare un piccolo e forse importante sostegno alla popolazione Pragelatese, dando a loro un servizio - hanno scritto sui social -. Volevamo essere presenti per Pragelato e per i pragelatesi, ma il risultato visto nelle ultime ore è che i prageletesi stanno effettivamente rispettando per la loro incolumità il decreto legislativo dettato dal Governo, mentre ci siamo trovati a lavorare con molti forestieri. In questo momento non siamo aperti per fare del turismo e quindi siamo arrivati alla decisione di tenere chiusa la nostra attività per il bene pubblico e soprattutto dei nostri pragelatesi! Fino a nuovo ordine resteremo chiusi!»
Un problema non solo di quantità di persone che hanno violato il decreto per raggiungere l'alta valle, ma anche di comportamenti: «Abbiamo deciso insieme di tenere aperto negli orari consentiti - spiegava sin dal tardo pomeriggio di ieri Priska Novarese, che gestisce la pizzeria Gofree - per chi lavora e per gli abitanti del posto, ma troppi turisti si comportano male, non rispettano le distanze nei locali, pretendono di entrare in gruppo nei negozi come si fa di solito in vacanza. Sono ingestibili e temiamo che se continua così saremo costretti a chiudere».
Una decisione poi effettivamente presa nelle ore successive non solo dal Caffè des Alpes hanno chiuso anche il Mulino, il Bucaneve, il Kinka, la Greppia e il villaggio Gofree con la spa (mentre la pizzeria ha chiuso al pubblico fornendo solo servizio a domicilio e d'asporto).
«Non vogliamo certo dire a chi ha una casa che non può stare qui, ma è fondamentale la collaborazione di tutti nel rispettare le regole. Ne va della salute di tutti, oltre che delle nostre licenze», concludono i commercianti.
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Paola Molino