Laboratorio analisi: i contenuti della nuova proposta di Saitta. Domani la manifestazione di Centrodestra e 5Stelle
In merito alla questione del trasferimento di parte del'attività dei laboratori analisi dell'ASL TO 3 (Pinerolo e Rivoli) prevista con la delibera regionale n. 50, il consigliere regionale Elvio Rostagno (Pd), non ci sta a vedere quella che definisce strumentalizzazione del suo nome da parte di Centrodestra e 5Stelle in Regione, i quali nei vari comunicati hanno dato notizia della bocciatura in Consiglio regionale di due loro ordini del giorno sulla questione, anche grazie alla posizione di Rostagno, senza però spiegare che cosa stabilissero i due atti. Pertanto, ci tiene a sottolineare che «Nella seduta del Consiglio regionale di ieri mi sono astenuto durante il voto sui due ordini del giorno perché quello di Forza Italia non rispettava le direttive nazionali e quello dei 5 Stelle avrebbe allungato i tempi, ma non risolto il problema. Vorrei che invece di fare retorica, si discutesse sui contenuti della nuova proposta che esce dall'Assessorato regionale alla sanità, la quale corregge l'impostazione iniziale e conserva le potenzialità del laboratorio di Pinerolo, pur modificando alcune attività per rendere più efficace ed economico il sistema, e frutto di un confronto serio, approfondito ulteriormente nelle ultime settimane».
COSA PREVEDE LA DELIBERA N. 50 DEL 2015 (e la DD 178/2015)
La delibera n. 50 sulla razionalizzazione della rete di Laboratori analisi del Piemonte, approvata nel 2015, in pieno Piano di rientro, prevede che gli esami specialistici si accentrino in 5 laboratorio definiti "Hub" (Città della Salute, Mauriziano, Novara, Alessandria, Cuneo) e che gli esami non urgenti in grande automazione si accentrino presso 7 laboratori Hub (i 5 citati sopra, oltre Giovanni Bosco e Asti, (per questi si stanno ancora definendo diversi aspetti però).
Si prevede, inoltre, che gli esami urgenti, così come quelli per i ricoverati nei relativi ospedali, restino in capo ai laboratori esistenti, definiti "spoke".
Per il quadrante ovest (ASL TO3 e San Luigi) la delibera prevede che gli esami in automazione considerati urgenti (e quelli per i ricoverati) sarebbe stati gli unici a restare in carico ai laboratori spoke di Rivoli, Pinerolo e San Luigi, mentre tutto gli altri esami sarebbero stati accentrati presso il laboratorio Hub del Mauriziano, in quanto il Mauriziano è l'ospedale cardine dell'area ovest sin dai tempi della delibera della Giunta regionale n. 600, del 2014. Il San Luigi, invece, avrebbe mantenuto tutti gli esami specialistici afferenti ai centri regionali di riferimento ospitati nella struttura di Orbassano (centro per la microcitemia, centro per la sclerosi multipla, centro per la fibrosi cistica).
LA NUOVA PROPOSTA
Vediamo, in estrema sintesi, cosa prevede il testo del documento che verrà portata domani mattina in Giunta regionale, e contro la quale si sono mobilitati in Piazza Castello a Torino le forze d'opposizione in Regione e i sindacati.
Al laboratori dell'ASL TO 3 (di Pinerolo e Rivoli) e San Luigi, oltre agli esami urgenti (cioè le analisi per cui il clinico ritiene indispensabile ottenere immediatamente l'esito, per decidere il veloce percorso diagnostico terapeutico), restano:
- gli esami di "routine breve", cio quelli per cui è necessario un referto entro un numero limitato di ore per definire la strategia terapeutica successiva;
- gli esami per i quali è strategico un contatto diretto e in tempo reale tra clinico di laboratorio e medico di reparto o medico di medicina generale.
Inoltre, tornano ai laboratori del territorio le cosiddette "glicate" (cioè le analisi legate al diabete), già trasmigrate l'anno scorso al Mauriziano.
Al San Luigi di Orbassano, altamente qualificato nel campo dell'ematologia, vengono accentrati gli ulteriori esami specialistici (nè urgenti, nè a routine breve) che l'ASL TO 3 avrebbe dovuto cedere al Mauriziano.
Il Mauriziano cede al San Luigi gli esami di citofluorometria.
I CONTI PER LA SANITÀ
Secondo i calcoli della Regione, con la DGR 50/2015 l'ASL TO 3 avrebbe perso circa 2,7 milioni di esami complessivi e il San Luigi ne avrebbe perso circa 850.000 e, di conseguenza, il Mauriziano ne avrebbe accentrati oltre 3,5milioni in più rispetto ad adesso. Con il nuovo modello elaborato dall'assessorato, l'ASL TO 3 recupera oltre 1 milione di esami e il San Luigi ne recupera poco meno di un milione (in quest'ultimo caso con un saldo positivo rispetto alla situazione attuale), mentre il Mauriziano perde 2 milioni dei 3,5 che avrebbe ottenuto. O se preferite, ne ottiene1,5 milioni.
Questo quanto previsto dalla nuova proposta dalla Regione. Va sottolineato, per chiarezza, che i cittadini, non veranno toccati da un eventuale trasferimento. I 160 punti di prelievo e ritiro esami presenti sul territorio dell'ASL TO3, infatti, rimangono immutati; così come il personale dei laboratori non dovrà subire trasferimenti o riduzioni di orario.
Il documento regionale domani verrà portato in Giunta per l'approvazione. Nelle stesse ore, sotto la sede regionale, in Piazza Castello, è previsto una manifestazione, organizzata dal Centro destra e dal Movimento 5Stelle, a cui parteciperanno anche molte sigle sindacali, per dire "no" a questa proposta. E' stata anche avviata una raccolta firme contro il provvedimento, che andrà avanti fino al 28 febbraio.
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Paola Molino