Prali: petizione per Scopriminiera e Scoprialpi: un appello al Governo
Una petizione sulla piattaforma Change.org per raccogliere firme da inviare al Governo per l’iniziativa Bellezza Governo che mette a disposizione 150 milioni di euro per recuperare luoghi culturali dimenticati.
L’obiettivo dell’Ecomuseo regionale delle Miniere della Val Germanasca è di chiedere finanziamenti per il recupero, la gestione e la manutenzione dei suoi due percorsi Scoprialpi e Scopriminiera. Hanno firmato la petizione online già 104 persone e chiunque può farlo a questo link entro il 31 maggio.
«L’ecomuseo - c’è scritto nella petizione - chiede il vostro supporto per poter proseguire la propria attività di valorizzazione, conservazione e promozione del patrimonio minerario e geologico del territorio. Aperto nel 1998 l'ecomuseo consente ai visitatori di poter visitare oltre 4 Km di ex-gallerie per l'estrazione del talco tra i più pregiati al mondo: il famoso Bianco delle Alpi. A 18 anni dall'apertura abbiamo la necessità di procedere ad interventi di manutenzione delle gallerie e delle infrastrutture esterne (mostra permanente, aule didattiche, ecc...). Sino ad ora abbiamo accolto oltre 350.000 visitatori e speriamo di poter proseguire consentendo a quanti lo vogliano di visitare i nostri due percorsi».
L’iniziativa prevede che una commissione ad hoc scelga le strutture e stanzi le risorse con un decreto che sarà emanato il 10 agosto. Lunedì mattina erano 2228 i luoghi segnalati in tutta Italia per oltre 74 mila mail ricevute: «Le segnalazioni si possono fare anche singolarmente scrivendo all’indirizzo mail [email protected] - precisa Luca Genre, direttore della struttura - Noi abbiamo scelto la formula della petizione per non inondare di mail la casella del progetto e avere una risonanza e un impatto diversi. Sappiamo però di alcuni enti che volevano inviare in autonomia il supporto al nostro ecomuseo. Per esempio il Comune di Prali ha scritto direttamente al Governo».
In molti hanno lasciato un commento insieme alla firma: Giulia Tron scrive che «il museo è la storia dei nostri nonni e della valle, deve essere valorizzato e conosciuto per esprimersi al meglio». Per Nicoletta Pari la sua firma va a sostegno «di un progetto riuscito di valorizzazione delle mie valli», mentre per molti altri firmatari è un pezzo di cultura e storia che non va perso.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino