Truffa a Nizza da 7 milioni, indagati anche imprenditori di None e Nichelino

Martedì 1 Luglio 2014 - 13:23

C'erano anche imprenditori di None e Nichelino, accanto ad altri di Torino e Rosta, tra i nove titolari di studi immobiliari che lo scorso giovedì hanno ricevuto la visita dei finanzieri del Nucleo tributario di Torino,  coinvolti da un'indagine dell'autorità giudiziaria Francese per una vicenda di truffa ai danni di tre banche transalpine. Tutto è iniziato con la denuncia alla magistratura da parte dei legali di uno dei principali studi notarili di Nizza, insospettiti dal comportamento di una delle segretarie.

Le indagini della polizia francese avrebbero accertato che la segretaria, A.B., in accordo con alcuni imprenditori italiani, titolari di società immobiliari piemontesi, sulla base di documenti contraffatti otteneva presso tre banche d'oltralpe mutui più elevati rispetto al reale prezzo di vendita di immobili, per poi trattenere la differenza e ripartirla ai firmatari dei contratti di prestito. I quali, secondo la magistratura francese, sarebbero stati ben consapevoli di partecipare a un sistema truffaldino. Tanto che a Pasqua e Natale elargivano alla donna cospicui regali in contanti e bottiglie di vino pregiato. Sette milioni di euro il danno che sarebbe stato arrecato al Crédit Foncier de France (circa 4 milioni), alla Banque populaire (oltre 2 milioni) e alla Caisse d'Èspagne (circa un milione). Le perquisizioni domiciliari e locali e i relativi sequestri sono stati eseguiti in Italia da 12 pattuglie della Finanza. In Francia le persone coinvolte sono indagate a vario titolo per i reati di truffa, appropriazione indebita aggravata e falso in scrittura privata.

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Paola Molino