Tribunale: in discussione il salvataggio "selettivo"
Martedì prossimo, 18 giugno, il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri incontrerà i presidenti delle Commissioni giustizia di Camera (Donatella Ferranti, pd) e Senato (Francesco Nitto Palma), e i capigruppo, per discutere del salvataggio selettivo di alcuni tribunali, altrimenti soppressi dal decreto legislativo 155. La Riforma va fatta, ma con piccoli correttivi: è questa in sintesi la posizione su cui paiono concordare tutte le forze politiche, tanto più dopo la presa di posizione di Napolitano e della Guardasigilli che hanno respinto categoricamente qualsiasi ipotesi di rinvio dell'entrata in vigore della riforma.
«Nessun rinvio - ha ribadito la Ferranti - ma possiamo lavorare fin da subito ad alcune piccole correzioni». Le fa eco Nitto Palma: «Nel promuovere la riunione del 18, il ministro riconosce la necessita' di piccoli interventi correttivi e credo che responsabilita' della politica sia quella di proporre alla Cancellieri gli effettivi correttivi necessari, al di là degli interessi di campanile, per far decollare la riforma il 13 settembre».
Così Giacomo Caliendo, capogruppo pdl: «Potrebbero essere interessati non più di 7-8 tribunali e 30 sezioni distaccate nelle zone a rischio di criminalità». Pinerolo sarà tra i salvati (ricordiamo che la riforma preveder il taglio di 31 uffici giudiziari)? «Non potrebbe essere altrimenti - avverte il sen. Lucio Malan - Il diritto conta ancora qualcosa». Chiaro il rimando alla legge delega, i cui principi, per quanto riguarda il taglio del tribunale di Pinerolo, sono stati disattesi.
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Paola Molino