Ok all'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido, ma Beinasco dice no

Ok all'ampliamento del termovalorizzatore del Gerbido, ma Beinasco dice no
Sabato 8 Marzo 2025 - 12:46

Il termovalorizzatore del Gerbido verrà ampliato con la realizzazione di una quarta linea di trattamento in aggiunta alle tre già attive. Lo ha deciso ieri il Consiglio di amministrazione dell'Agenzia Rifiuti Piemonte, presieduta dal cumianese Paolo Foietta. Una decisione attesa, lo abbiamo anticipato questa settimana sul nostro mensile L'Eco Extra uscito in edicola , con un'inchiesta proprio sull'impianto del Gerbido, con dati, interviste al presidente AR, Paolo Foietta, all'amministratrice delegata di Trm, Giusy Dibartolo e al sindaco di Beinasco Daniel Cannati che spiega il suo no all'ampliamento.

Ma torniamo, la delibera ha individuato l'ampliamento del Gerbido come la soluzione migliore rispetto all'unica vera alternativa rimasta in piedi dopo una prima scrematura delle manifestazioni d'interesse giunte ad ArPiemonte ci riferiamo alla realizzazione di un nuovo termovalorizzatore a Quarto (Asti), giudicato nell'ultima verifica non idoneo. Alla fine ha prevalso il fatto che l'ampliamento di Trm  garantiva un percorso più semplice  e rapido in un contesto territoriale che già ha avuto modo di rapportarsi con questa realtà. Assicura però Foietta: «Deve essere chiaro che anche un ampliamento deve essere accompagnato da procedure che garantiscano il massimo di sicurezza e di condivisione dei territori». Sulla stessa linea l'amministratrice delegata di Trm, la società cher gestisce il termolarizzatore controllata dalla multiutility Iren, Giusy Dibartolo: «In questi anni abbiamo dimostrato la nostra serietà dal punto di vista della sicurezza e non mi sembra che ci siano riserve dei territori  su questo punto, parlo anche nelle vesti di una cittadina che ha scelto di vivere con la famiglia a sei chilometri dall'impianto». Dal punto di vista tecnico, lei che ha seguito la realizzazione dell'attuale impianto fin dalla fase di Start Up assicura: «Siamo pronti ad affrontare questo nuovo impegno, anche perchè l'impianto venne concepito già così com'è per trattare una quantità maggiore di rifiuti rispetto a quelli trattati in avvio, proprio per avere margini di sicurezza: oggi sappiamo che a pieno regime non crea problemi, lo stesso si dovesse realizzare una quarta linea per cui è già predisposto».

Beinasco dice no, il Comune che ospita l'impianto sul proprio territorio però con un recente voto in Consiglio comunale ha detto no all'ampliamento. Afferma il sindaco  Daniel Cannati:«Sappiamo che l'impianto è già predisposto al funzionamento di una quarta linea. Tuttavia, la nostra Amministrazione continuerà a fare opposizione, a meno che non vengano garantite misure ambientali compensative adeguate e una riorganizzazione della logistica, con maggiori garanzie che gli impegni vengano mantenuti». Beinasco chiede inoltre che venga commissionato uno studio indipendente per vaslutare l'impatto dell'ampliamento.

 

I numeri del Termovalorizzatore

Attualmente al Gerbido vengono inceneriti 590.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati definiti anche "non recuperabili" provenienti per lo più dalla  Città Metropolitana. A questi con la creazione della nuova linea (investimento da 300 milioni) si aggiungeranno altre 276 mila tonnellate di rifiuti. Nei primi  dieci anni di attività dall'avvio (2013) dell'impianto sono state trattate 4 milioni e 800mila tonnellate di rifiuti, che hanno consentito di immettere in rete 3 milioni di MWh di energia elettrica e 300.000 MWh di energia termica.

L'ultimo bilancio approvato relativo all'attività del 2023 registra 122 milioni di euro di ricavi  e un utile netto di 38,7 milioni.  
Circa il 55,49% dei ricavi sono relativi al servizio di smaltimento rifiuti,  il 35,86% alla vendita di energia elettrica, circa il 3,95% sono proventi della vendita di energia termica, mentre il rimanente 4,69% riflette  componenti minori. I dividendi distribuiti ammontano a 36,7 milioni in proporzione alle quote.  L'80% fa capo al gruppo Iren, società pubblica (tra i soci il Comune di Torino),  inoltre l'Amministrazione torinese ne possiede il 16,5, mentre l'1,8 è stato acquistato dalla multiutility Acea Pinerolese Industriale, il resto delle quote è suddiviso tra Comuni del territorio .
Le compensazioni. In base al contratto di servizio ATO-R (l'autorità d'ambito regionale) e TRM si sono impegnate ad erogare alle comunità comprese nell’area di influenza dell’impianto una compensazione una tantum pari a circa 24,4 milioni di euro oltre a una quota della tarrifa di smaltimento per tonnellata.

I costi per i Conferitori. Sottolinea in conclusione Foietta: «Già oggi, al netto delle compensazioni, la nostra tariffa di 115,5 euro alla tonnellata, per tutti, è la più bassa in Italia: vogliamo che rimanga tale, la speculazione sui rifiuti non è tra i nostri obiettivi».

Su L'Eco Extra in edicola, 80 pagine dedicate al tema Energia, troverete l'intera inchiesta sul termovaloriazzatore del Gerbido. Clicca qui per accedere o abbonarti, e leggere l'Eco del Chisone e L'Eco EXTRA in versione digitale.

 

 

 

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