Si ustionò per salvare i colleghi, ora non può lavorare: l'appello di un cuoco di S. Secondo
Luca Arnetta è un cuoco di 49 anni, ma a causa di un grave infortunio sul lavoro per i prossimi due non potrà avvicinarsi a fonti di calore né mettere le mani nell’acqua. Il grave incidente, avvenuto in una location del Pinerolese, risale al 7 settembre scorso, quando, nel tentativo di soffocare le fiamme divampate durante un servizio di catering, i suoi abiti gli sono bruciati addosso: «Ho salvato i miei colleghi dalle fiamme, ora non posso più lavorare - racconta Arnetta, che vive a S. Secondo con la moglie Lara e due bambini, di 11 mesi e 9 anni -. Ma l'assegno per l'infortunio non basta nemmeno a coprire l'affitto». La storia di Arnetta ha fatto il giro dei media - la raccontiamo su L'Eco in edicola mercoledì 15 -, e il suo auspicio è che rendere pubbliche le difficoltà che sta vivendo possa portare alla sua famiglia il sostegno di cui ha bisogno: «Non vogliamo l’elemosina, ma un lavoro per mia moglie, che parla 5 lingue e ha esperienza nella ristorazione e nell’animazione - conclude il cuoco -. E una sistemazione: siamo indietro con le rate del riscaldamento, e per questo abbiamo ricevuto lo sfratto dall’appartamento, per il quale paghiamo 550 euro di affitto. Le nostre famiglie ci hanno aiutato sino ad ora, e i colleghi hanno fatto una colletta. Ma dobbiamo trovare il modo di ricominciare». Sui social della moglie Lara - su Instagram @thearnettasfamily, su FB Lara LucaSophiaDominick - si possono trovare i riferimenti per destinare eventuali aiuti economici, e non mancano l’impegno del Comune, che ha avviato l’iter per sostenerli nei modi previsti, e di un gruppo di genitori, che si è attivato per una raccolta solidale.
cla. ber.
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Paola Molino