Problema parcheggi per andare al rifugio Selleries: la richiesta di aiuto e la risposta di Città metropolitana
La richiesta di aiuto del Rifugio Selleries agli utenti di Facebook mercoledì 20 novembre ha sollevato un ampio e vivace dibattito. "La banda del Selleries", come si firma a nome dello staff il rifugista Massimo Manavella, ha chiesto «a tutto il popolo del Selleries - si legge nel post -. A tutti coloro che frequentano il rifugio ed a tutti coloro che seguono i nostri aggiornamenti quotidiani» di telefonare o scrivere a Città Metropolitana di Torino, al Comune di Fenestrelle e all'Ente Parco Alpi Cozie per sollecitare un tavolo di confronto che possa trovare una soluzione alla cronica carenza di parcheggi e al conseguente affastellamento di auto lungo la strada provinciale 172 del Colle delle Finestre nei pressi dell'albergo Pracatinat, poco prima della chiusura invernale della strada, per chi vuole raggiungere il rifugio in inverno o comunque fare escursionismo nel parco.
La raccomandazione è di usare sempre toni gentili per favorire il dialogo. E magari di proporre soluzioni. Il rifugista denuncia l'impossibilità, finora, di trovare da parte degli enti preposti il confronto necessario a trovare una soluzione, che secondo lui non può che essere «politica» e venire dal confronto con le Amministrazioni pubbliche, enti come il Comune e l'ex Provincia, «ai quali - scrive - noi ci siamo rivolti più e più volte, senza ottenere nemmeno un confronto condiviso, ad un tavolo che veda presenti tutti gli attori coinvolti».
«Dove si può parcheggiare, per salire al Rifugio Selleries, dall’Albergo Pracatinat? Questa è la domanda che tutti voi andate avanti a farci, da mesi. Ed è la medesima domanda che, noi del Selleries, abbiamo girato, sia verbalmente che per iscritto, a Città Metropolitana di Torino, Comune di Fenestrelle, Ente Parco Alpi Cozie e Albergo Pracatinat» ha scritto Manavella, precisando però che «È evidente che non debba essere l’Albergo (ex Centro di Soggiorno - ex Sanatorio) a farsi carico delle auto di coloro che intendono raggiungere il Rifugio Selleries, oppure di quelli che salgono in quota verso Orsiera e Cristalliera. E per questo motivo, la proprietà dell’Albergo, ha comprensibilmente disposto la totale chiusura di tutti gli spazi di sua proprietà, anche in seguito ad atti di vandalismo avvenuti nel Padiglione Edoardo». In precedenza infatti l'albergo concedeva il piazzale della palazzina in disuso come posteggio.
Riconoscendo le motivazioni di tutti, e la collaborazione che dice di aver sempre e anche attualmente ricevuto dalla proprietà dell'albergo, Manavella anticipa la proposta di soluzione che rivolgerebbe a un tavolo condiviso con gli enti locali: «Troviamo un accordo per istituire un Parcheggio a Pagamento nella Proprietà Privata dell’Albergo Pracatinat. Ai Clienti che saliranno, al Selleries, per mangiare Pranzo o per la Mezza Pensione, noi rimborseremo il costo del biglietto».
Il rifugio è aperto da 19 anni con un importante seguito di avventori, cui si sommano coloro che raggiungono le aree del parco più attrattive per escursioni naturalistiche. «Sappiamo bene che se una soluzione non verrà raggiunta, vedremo gradualmente allontanasi tutti i nostri clienti e tutti gli escursionisti/alpinisiti che frequentano le montagne che ospitano il rifugio che gestiamo».
LA RISPOSTA DI CITTÀ METROPOLITANA
La Città Metropolitana di Torino, ente gestore della strada in questione, ha risposto dichiarando «stupore per la polemica sollevata negli ultimi giorni in merito alla mancanza di spazi per il parcheggio degli automobilisti che, lasciando l’auto a Pra Catinat nel punto in cui la Strada Provinciale 172 è chiusa al traffico nei mesi invernali, sono intenzionati a raggiungere il rifugio Selleries o comunque a compiere escursioni con gli sci o con le racchette nel Parco dell’Orsiera-Rocciavrè».
«Vedrò il Sindaco di Fenestrelle Michel Bouquet il prossimo 2 dicembre - commenta il vicesindaco di Città metropolitana di Torino Jacopo Suppo - ma preciso fin d 'ora che la questione sollevata dal gestore del rifugio Selleries (della quale siamo venuti a conoscenza dai social) non riveste nostre competenze, ma solo di rapporti fra privati. La proposta di realizzare parcheggi per auto in una zona compresa nel Parco Orsiera Rocciavrè non è praticabile, né tantomeno si può consentire il parcheggio lungo i bordi della strada Sp 172 per ovvie ragioni di sicurezza. Peraltro i nostri mezzi devono poter lavorare per lo sgombero neve e necessitano di spazio di manovra».
«Si tratta di una questione che deve essere affrontata tra il Rifugio e l'Albergo Pracatinat»" conclude Suppo che garantisce impegno per agevolare una soluzione utile a non penalizzare nessuno.
Inoltre, Suppo segnala che l'albergo Pracatinat sarà sede per alcune squadre impegnate nei Giochi Universitari invernali dal 13 al 23 gennaio 2025: «La situazione dello spazio per parcheggi privati - segnala il vicesindaco metropolitano - dovrà assolutamente essere affrontata dai gestori e risolta per motivi di sicurezza e di ordine pubblico. Al momento ci risultano attivi due parcheggi, entrambi chiusi da una sbarra da parte dell'albergo».
I DISAGI CAUSATI DALLE AUTO PARCHEGGIATE
L'accesso al rifugio Selleries, struttura situata in Val Chisone all’interno del Parco Regionale Orsiera – Rocciavré a quota 2000 metri circa, avviene tramite una strada comunale (che insiste in gran parte sul Comune di Roure) che si innesta sulla S.P. 172 del Colle delle Finestre circa al chilometro 27 nel Comune di Fenestrelle.
La S.P. 172 è una strada con sezione ridotta con difficoltà di incrocio di due veicoli, asfaltata da Fenestrelle località Depot sulla S.P. 23 fino alle strutture di Pracatinat e poi sterrata. Durante la stagione invernale (dal 1 novembre al 15 giugno) la S.P. 172 è chiusa al traffico a partire dalle strutture di Pracatinat e il servizio di sgombro neve è effettuato solo per il tratto che rimane aperto.
L'accesso al rifugio, durante la stagione invernale, è possibile quindi solo a piedi.
Specialmente nei giorni festivi si è riscontrata la presenza di numerosi veicoli parcheggiati a margine della carreggiata, riducendo la già esigua sezione disponibile per il transito. Oltre a creare disagio per gli utenti della strada, che sono spesso costretti a lunghi tratti in retromarcia, il parcheggio lungo la strada rende assolutamente difficoltoso il servizio di sgombro neve, con il rischio di danneggiamenti ai veicoli in sosta o addirittura rendendo impossibile il transito del mezzo sgombraneve.
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Paola Molino