Colle delle Finestre, quando il grande ciclismo ritorna alle sue origini

Colle delle Finestre, quando il grande ciclismo ritorna alle sue origini
Domenica 25 Agosto 2024 - 11:10

Tour de l'Avenir, lo dice la parola stessa: si parla di futuro, di campioni che verranno, come lo spagnolo Pablo Torres, vincitore di tappa ieri al Colle delle Finestre. Eppure l'impresa dell'iberico già in forza alla Uae Emirates rappresenta un tuffo nel passato del ciclismo eroico, quello che Philippe Colliou, il direttore della corsa ciclistica per under 23 più importante al mondo(magistralmente spalleggiata in Italia da Extragiro), ha felicemente definito un ritorno alle radici di questo sport. La stessa foto proposta dai transalpini a colori ed in bianconero racchiude felicemente quanto l'organizzazione ha trovato lungo il "girone dantesco" dei tornanti sterrati i 18,5 km di ascesa che da Meana portavano al traguardo, posto per la prima volta sullo scollinamento del Finestre, nel territorio di Usseaux. Giornate come quella vissuta consolidano l'idea di un territorio che a pieno titolo gioca le sue carte sul terreno della promozione territoriale, premiando quanto è stato messo in campo in questi mesi di intenso lavoro preparatorio da parte del sistema degli enti(Regione Piemonte ed al tempo stesso Città Metropolitana, che ha pure preparato in modo impeccabile la strada provinciale 172). E non solo. Il coinvolgimento di un territorio durante questi eventi è questione di partecipazione del pubblico, lo sappiamo bene, nel mese che segue il Tour de France. Dalla Val Pellice al Pinerolese, dalla Valsusa alla Valchisone: un'area vasta ha dato prova di coesione, grazie oltretutto al fondamentale impiego della risorsa volontariato. Se la francese Marion Bunel è stata l'autentica dominatrice della seconda edizione femminile, l'albo d'oro maschile, sontuoso, accoglie il vincitore di questo 60° del Tour de l'Avenir: si tratta di un britannico, Jpseph Blackmore, protagonista di una strenua difesa rispetto all'arrembante recupero di Torres. Erano partiti con 3'55" di vantaggio dell'inglese sullo spagnolo. Alla fine il pubblico entusiasta accorso sul Finestre ha visto la gioia compassata ma tangibile di questo 21enne portacolori della Israel Premier Tech, corridore completo e resistente, le cui doti vengono esaltate oggi sull'Equipe(che dedica due pagine al Tour dei Giovani). Pablo Torres ha dato spettacolo, prendendosi il lusso di far registrare un tempo di scalata clamoroso. A soli 19 anni, ha abbassato di quattro minuti il tempo record di un certo Chris Froome al Giro d'Italia 2018. Può bastare? Se poi certe meraviglie le fai di fronte a Bernard Hinault tutto assume un valore speciale. A proposito dell'icona del ciclismo mondiale, cinque volte vincitore del Tour de France, aveva preannunciato che una volta visto il Finestre avrebbe forse trasmesso le sue impressioni circa la salita al direttore della Grande Boucle. Pensiamo che lo faccia.

Aldo Peinetti

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