Al Forte di Fenestrelle si parla di cinema e scienza con Amedeo Balbi
Si chiama "Al largo dei bastioni di Orione" il primo appuntamento del Festival "Scenario Montagna", che alle 21,30 di oggi debutterà al Forte di Fenestrelle con Amedeo Balbi (nella foto), big dell'astrofisica e della divulgazione scientifica. Una serata di scienza, cinema, musica e spettacolo, che vedrà salire sul palco tre personaggi d'eccezione: con Balbi, fra i più popolari divulgatori italiani, ci saranno infatti Paolo Spaccamonti - specialista delle sonorizzazioni live - e G.U.P. Alcaro, sound designer. Insieme, presenteranno al pubblico verità e suggestioni di quattro grandi film di fantascienza - 2001 Odissea nello Spazio, Interstellar, The Martian e Arrival -, raccontando se e come il futuro immaginato nei decenni dal grande schermo sia effettivamente arrivato (o in arrivo).
Amedeo Balbi: chi è
Professore associato di Astronomia e Astrofisica al Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", Amedeo Balbi è conosciuto non soltanto per i suoi oltre cento articoli scientifici per addetti ai lavori - si è occupato, fra le altre cose, di universo primordiale, materia ed energia oscura, ricerca della vita nel cosmo -, ma anche per la sua preziosa opera di divulgazione. Sua la rubrica "La finestra di Keplero", sull'autorevole mensile "Le Scienze", suoi i gettonatissimi podcast che in una manciata di minuti rendono accessibili ai profani argomenti che davvero sembrano essere usciti da un film di Scott o Kubrik: l'espansione dell'universo, la ragione per cui gli astronauti galleggiano nella Stazione Spaziale Internazionale, onde gravitazionali e buchi neri, il cosiddetto "paradosso di Fermi" sul "grande silenzio" del cosmo e di eventuali altre civiltà intelligenti e tecnologiche. Balbi - che è anche membro della International Astronomical Union, del Foundation Questions Institute, dell'IAA SETI Permanent Committee e del Consiglio scientifico della Società Italiana di Astrobiologia - è ospite abituale di programmi radio e tv e commentatore per i più importanti organi di stampa cartacei e online. All'attivo, infine, ha numerosi volumi: con "Cercatori di meraviglia" ha vinto il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica nel 2015, con "L'ultimo orizzonte" il Premio Asimov 2021; riconoscimenti a parte, fra i suoi imperdibili ci sono "Dove sono tutti quanti?" - sul paradosso di Fermi -, "Inseguendo un raggio di luce" - sulla teoria della relatività - e "Su un altro pianeta", ultimo lavoro pubblicato, che si interroga sulla possibilità di trasferire l'umanità su un altro mondo.
Gli altri appuntamenti di "Scenario Montagna" - con l'intervista al direttore della rassegna Roberto Beccaria - sul numero de L'Eco del Chisone in edicola fino a martedì 1 agosto.
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Paola Molino