Corruzione di giudici, per il manager Bigotti processo da rifare: la Cassazione annulla la condanna
SI attendeva da giorni e proprio questa sera é arrivata la sentenza: i giudici della Sesta sezione della Corte di Cassazione (presidente Giorgio Fidelbo) hanno annullato la condanna decisa dalla Corte d'Appello di Messina il 5 ottobre dell'anno scorso a carico del manager pinerolese Ezio Bigotti. Una pena pesantissima, 6 anni e 8 mesi, per corruzione in atti giudiziari e falso: imputazioni che avevano pure portato agli arresti domiciliari il noto uomo d'affari pinerolese, residente a S. Pietro Val Lemina in una splendida villa d'epoca. La Suprema Corte oggi ha disposto l'annullamento della condanna con rinvio ad altra Corte d'Appello, che potrebbe essere Reggio Calabria. "Siamo veramente soddisfatti", commenta il difensore, avv. Cesare Placanica che aveva sempre rimarcato "la carenza degli elementi probatori". Ora il complesso fascicolo passerà nelle mani di altri magistrati, ma intanto Bigotti può festeggiare con leggerezza il suo 58esimo compleanno, ormai alle porte. Sul prossimo numero ampio servizio.
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Paola Molino