Progetti di Laval e Joussaud presentati alla popolazione di Pragelato: «Manca l'approvazione finale»
«Far conoscere il progetto nel dettaglio è il nostro primo obiettivo di stasera - ha dichiarato il sindaco di Pragelato Giorgio Merlo all’incontro organizzato la sera del 18 maggio per discutere in merito al futuro delle due borgate di Laval e Joussaud -. Vogliamo inoltre ribadire la trasparenza del progetto, rendendo partecipi i cittadini locali».
In seguito ha preso la parola il comitato tecnico che sta seguendo l’iter progettuale per la proprietà, la Brama Costruzioni Srl diretta dall'irlandese Denis Heaney, evidenziando gli obiettivi del progetto messo a punto: «L’idea è coniugare la richiesta turistica attuale con il patrimonio storico locale - ha annunciato l’ingegnere Ingegneri -. L’obiettivo non è quello di costruire una moltitudine di seconde case, ma è quello di creare un albergo diffuso edificato sulle mura del patrimonio già presente sul territorio. Siamo consapevoli della vicinanza del sito al parco naturale e proprio per questo il progetto prevede una serie di accorgimenti per salvaguardare flora e fauna locali».
Gli studi condotti per la riqualificazione degli edifici già presenti prevede la creazione di 14 case in una borgata e 18 nell’altra, per un totale di più di duecento posti letto.
«Trattandosi di un progetto del tutto innovativo e attento alle esigenze ambientali - ha proseguito l’ingegnere - abbiamo posto la massima attenzione all’aspetto energetico: grazie alle nuove tecnologie, saranno costruiti edifici in grado di consumare pochissima energia, pari a circa il 90% in meno rispetto agli edifici normali. Altro aspetto su cui abbiamo posto l’attenzione è il consumo di acqua, che sarà pari all’85% in meno rispetto alle case a un siamo abituati».
L’Amministrazione pragelatese ha poi voluto porre l’attenzione sull’impatto economico che il progetto potrà avere sul paese, grazie alla creazione di 40 nuovi posti di lavoro e il coinvolgimento di molte imprese nella realizzazione dell’albergo diffuso.
Dal pubblico, l’ingegnere Marchisio ha voluto però evidenziare il momentaneo blocco del progetto, chiedendo spiegazioni in merito allo stop imposto a un progetto «a cui bisognerebbe stendere un tappeto rosso, da come viene presentato». Da alcuni mesi, infatti, il parco ha condotto alcune osservazioni in merito al piano, tra cui spiccano la questione dei muschi calcarizzanti presenti lungo il percorso che attraversa le borgate e della potabilizzazione dell’acqua. «Attualmente stiamo aspettando un riscontro del parco per condurre un incontro con i vari enti coinvolti. Ormai abbiamo ottenuto quasi tutti i permessi, stiamo aspettando solo di risolvere gli ultimi dettagli. Speriamo di concludere tutto entro il 2022 per poi partire con la realizzazione del progetto», ha dunque concluso Ingegneri, aggiungendo: «Non vedo alcun elemento di base per cui non possano essere trovate soluzioni».
In ultimo, è stata evidenziata l’importanza della sinergia tra la gestione dell’attività e il pubblico locale, importante per incrementare il flusso turistico e la qualità di vita sul territorio, grazie alla creazione di servizi e nuove opportunità lavorative. «Questo progetto rappresenta la più grande realizzazione non solo di Pragelato, ma per l’intera Unione Montana Comuni Olimpici Via Lattea. Si tratta di un progetto da circa 100 milioni di euro contro i 20 investiti per il Club Med: se fosse realizzato sarebbe un successo per l’intero territorio», ha concluso il vicesindaco Mauro Maurino.
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Paola Molino