Universiadi a Pragelato: «Adesso si decida cosa fare dell'eredità olimpica»

Universiadi a Pragelato: «Adesso si decida cosa fare dell'eredità olimpica»
Giovedì 12 Maggio 2022 - 16:51

«Dopo la recente visita a Pragelato della delegazione della FISU in vista dei prossimi Giochi Mondiali Universitari del 2025, cresce la necessità di sanare anche e definitivamente la difficile e complessa eredità del post olimpico. Questa è una grande opportunità, e forse l’ultima, per sciogliere quei nodi che si trascinano ormai stancamente da oltre 16 anni».

L'appello del sindaco di Pragelato Giorgio Merlo e del vicesindaco Mauro Maurino fa riferimento soprattutto all'area dei trampolini del Salto con gli sci e il relativo stadio, per il quale hanno presentato in Regione nell'autunno del 2020 un progetto di riqualificazione e riutilizzo (il Parco degli sport montani) che prevede anche il costoso smantellamento dei due trampolini maggiori. Proprio nella zona di fronte alle due lingue verdi dell'atterraggio è prevista la futura struttura dello stadio del Biathlon pensata per le Universiadi.

«La parte centrale del progetto, in termini temporali, è legata alla futura struttura del biathlon - e dello Skiroll - in via di progettazione e che sarà realizzata nella zona a valle dei trampolini olimpici. È un impegno, però, che coinvolge innanzitutto - e soprattutto - la proprietà e i gestori attuali del sito individuato. Ovvero il Comune di Torino, la Città Metropolitana, la Fondazione 20 marzo e Parcolimpico. Senza una decisione rapida ed efficace di questi enti non solo il tutto rischia di essere ulteriormente, e per l’ennesima volta, compromesso ma si contribuirebbe ancora una volta a bloccare e ad ingessare una situazione ormai sempre più insostenibile».

L'Amministrazione di Pragelato chiede quindi «una soluzione rapida, sostenibile e positiva da parte di questi enti. Per la miglior realizzazione delle Universiadi ma anche, e in modo particolare, per iniziare a fornire una risposta definitiva ad un post olimpico che a Pragelato, come del resto anche a Cesana Torinese, ha già creato problemi enormi e sempre meno giustificabili». La difficile eredità post-olimpica di Cesana, come è noto, è la pista da bob inutilizzata e degradata al pari dei trampolini.

Il contesto è ancora più complesso. Proprio «l'incuria» degli impianti gestiti dalla Parcolimpico è stata oggetto di attenzioni anche da parte della Procura contabile della Corte dei Conti, con un danno allo Stato quantificato nell'ordine di 17 milioni di euro. Gli impianti sono stati sequestrati a inizio anno e in seguito dissequestrati, ma con richiesta di approfondimenti caso per caso, in attesa del giudizio di merito del Collegio giudicante.

l.p.
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Paola Molino