Sestriere: gli studenti delle Medie all'esercitazione di Soccorso Alpino con i cani
Questa mattina il Soccorso Alpino ha svolto un’esercitazione con i cani da ricerca. Ad assistere all’iniziativa sono stati i ragazzini delle scuole medie di Sestriere: «Cerchiamo sempre di svolgere molte attività sul territorio, così abbiamo coinvolto i nostri studenti anche in questa esperienza» hanno dichiarato i professori della scuola media.
L’attività è stata portata avanti con due cani che hanno compiti differenti, come ha spiegato il tecnico cinofilo del Soccorso, Mauro Saroglia: «Il primo è un Malinois, un cane che svolge attività di ricerca in superficie e in inverno anche sotto le valanghe. Il secondo è invece un Bloodhound, un cane particolarmente adatto alla ricerca molecolare».
Durante l’esercitazione i due animali sono stati messi alla prova per dimostrare ai ragazzini come avvengono le ricerche delle persone disperse. Dopo aver fatto nascondere uno dei membri del Soccorso Alpino, Valter Peyrot, è stato fatto annusare un fazzoletto al primo cane, in modo tale che lui potesse trovare la persona seguendo le tracce. Raggiungo l’obiettivo, il cane ha richiamato l’attenzione abbaiando.
Il secondo esercizio consisteva invece nel lasciare tracce molecolari sul terreno, come ad esempio saliva, permettendo al Bloodhound di seguire un percorso preciso. «Per assurdo il cane ha molta più facilità a seguire le tracce dopo un po’ di tempo, perché queste si sono già depositate per terra. Se invece la persona è appena passata, le sue molecole potrebbero essere ancora in aria e quindi spostarsi, aspetto che confonde il cane durante la ricerca», ha spiegato ancora Saroglia, aggiungendo: «Quando il cane trova la persona o semplicemente svolge bene il suo lavoro, è giusto ricambiare il suo impegno con un premio, che solitamente consiste in cibo. Ma è anche molto importante la gratifica sociale, ovvero il complimentarsi con lui per quello che ha fatto. È proprio per questo che il cane vive il lavoro come un gioco, perché sa che se svolge bene il suo compito alla fine riceverà una ricompensa».
Durante l’incontro si è pertanto evidenziata l’importanza di questi animali: «I cani sono risorse fondamentali per i soccorsi. Hanno un organo olfattivo molto sviluppato che gli permette di captare in poco tempo anche 500 o 600 odori per poi selezionarli. Sono animali con una potenzialità pazzesca», ha concluso Saroglia.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino