Omicidio di Piossasco: mazzi di fiori e un ciondolo con una bici davanti alla casa dell'architetto ucciso

Due mazzi di fiori, un portachiavi con un ciondolo arancione a forma di bicicletta e un biglietto: “Era una brava persona, era un nostro amico, gli volevamo bene. Angelo e Luigi”. Così i compagni di tante corse hanno voluto salutare Roberto Mottura, Rubens per gli amici appassionati di bike, l’architetto 49enne ucciso all’alba di ieri nella sua abitazione di via del Campetto 33. L’uomo ha sorpreso i banditi che erano appena entrati nel suo appartamento sulla collina di Piossasco. Ha reagito, con l’obiettivo di difendere la propria famiglia. Durante la colluttazione un malvivente ha sparato un colpo di pistola. Il proiettile ha raggiunto l’addome dell’architetto, provocandogli la morte per emorragia interna. Proseguono le indagini dei carabinieri del Comando Provinciale di Torino, che ieri ha disposto posti di blocco in tutta la zona con l’obiettivo di intercettare i malviventi. Anche il mondo politico si stringe attorno famiglia Mottura «colpita dalla tragedia accaduta nella nostra città – dice il sindaco Pasquale Giuliano - esprimiamo sentite condoglianze a tutti i cari della vittima, nella certezza che le indagini facciano piena luce sull’accaduto». L’amministrazione comunale pensa di far osservare un minuto di silenzio in ricordo di Mottura all’inizio di ogni evento in programma il prossimi weekend: sia quelli sportivi, che quelli legati al teatro o alle iniziative di casa Lajolo. Cordoglio anche dalla senatrice Roberta Ferrero, residente a Piossasco: «Purtroppo questi episodi di violazione di domicilio stanno diventando sempre più frequenti, mettendo in grave pericolo la sicurezza dei cittadini. Nel mandare un sentito e sincero messaggio di cordoglio alla famiglia e agli amici di Roberto, morto per difendere i suoi cari, mi auguro che possano essere presi seri ed immediati provvedimenti nei confronti di questi delinquenti assassini».