Moretta: Inalpi posa la prima pietra della seconda torre di di sprayatura

Moretta: Inalpi posa la prima pietra della seconda torre di di sprayatura
Giovedì 8 Aprile 2021 - 17:49

Nel numero del 24 marzo, con un'ampia intervista all'Amministratore delegato di Inalpi, Ambrogio Invernizzi, il nostro giornale aveva ampiamente anticipato i progetti dell'azienda di Moretta, primo player piemontese nel mercato del latte, pronta ad investire ben 148 milioni di euro entro il 2025. Un Piano strategico articolato in più direzioni: un nuovo e moderno caseificio, il miglioramento della sostenibilità energetica e ambientale, l’ampliamento del centro ricerche & sviluppo InLab Solutions e la costruzione della seconda torre di sprayatura (per la produzione di latte in polvere). Un intervento, quest'ultimo, avviato ufficialmente proprio ieri, in una splendida giornata di sole, alla presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, dell’assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa e del direttore Paolo Balocco, dei Consiglieri Paolo BongiovanniPaolo Demarchi e Davide Nicco.

In tempi di crisi Inalpi va in controtendenza. E investe. «È necessario che il mondo imprenditoriale si assuma le proprie responsabilità - avverte Ambrogio Invernizzi, presidente Inalpi spa - butti il cuore oltre l’ostacolo e aiuti il nostro paese ad uscire da questo momento di crisi. Con questo piano investimenti Inalpi prevede di raddoppiare la produzione di polvere di latte e contemporaneamente di incrementare anche il numero degli addetti di circa 200 unità, così come crescerà il numero di posti di lavoro indiretti legati agli artigiani che saranno impegnati per la realizzazione delle opere e per gli allevatori che saranno coinvolti in ragione della crescente domanda di materia prima che dovrà alimentare la nuova torre».

A fargli eco, il Governatore Cirio, durante la visita allo stabilimento: «La priorità per il nostro territorio è di far lavorare l’industria e l’agricoltura insieme, esattamente ciò che sta facendo Inalpi. La metà del latte piemontese verrà utilizzato all’interno di questa struttura, con un criterio che premia l’eccellenza dei nostri allevatori, ma anche la qualità del prodotto, il benessere ambientale e il benessere degli animali. Solo se tutte le parti di questo meccanismo vengono opportunamente valutate e valorizzate si può continuare a crescere. Quello che sta avvenendo a Moretta ne è l’esempio ed è la parola d’ordine per gli investimenti di domani».

In foto, con i caschi gialli, Cirio (a sinistra) e Invernizzi.

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Paola Molino