ASL TO 3: oltre al Covid, affrontate due diverse emergenze
e martedì Non bastava l'emergenza Covid a mettere sotto pressione l'ospedale "Agnelli" di Pinerolo. Nella notte fra lunedì 8 e martedì' 9, medici e operatori del Pronto Soccorso di Pinerolo hanno dovuto affrontare una nuova emergenza: 13 persone sono infatti state ricoverate nella notte per supposta grave intossicazione da monossido di carbonio, fra cui 3 bambini in seguiti all'incendio sviluppatosi in una palazzina a Luserna San Giovanni, in val Pellice. Il Pronto Soccorso dell'Agnelli, nonostante la pressione cui si trova a far fronte per la recrudescenza pandemica in atto, ha gestito l’emergenza attivando il Peimaf, piano di emergenza previsto in caso di afflusso massivo al Pronto Soccorso, con allerta per le diverse équipe che, in base alla tipologia emergenziale, possono rendersi necessarie, come rianimatori, chirurghi e in questo caso anche pediatri. Tutti i 13 pazienti, dopo le prime cure, sono stati trattenuti in osservazione. Le intossicazioni si sono rivelate di lieve entità e in tarda mattinata tutti sono stati dimessi.
Nella stessa notte, all'Ospedale di Rivoli è stato eseguito un prelievo di organi (fegato e reni) e tessuti (cornee, cute) a scopo di trapianto terapeutico, da una donatrice di 59 anni, deceduta a causa di un’emorragia cerebrale spontanea.
La famiglia della donna, pur in un momento così drammatico, ha compiuto un gesto di grande solidarietà umana, acconsentendo all’espianto. La complessa catena di procedure mediche specialistiche prevista in questi casi si è subito attivata, impegnando le équipe della rianimazione e della sala operatoria, del laboratorio analisi, della radiologia, neurologia e cardiologia per la diagnostica e della logistica per la gestione del flusso di materiale diagnostico. Il Coordinamento Regionale Trapianti ha gestito la rete organizzativa fra prelievo e allocazione degli organi, coordinando le équipe di chirurghi prelevatori: una per il fegato, una per la cute, una per i reni, mentre le cornee sono state prelevate da un medico della rianimazione nell’ospedale di Rivoli, il tutto insieme ai medici della rianimazione e al personale infermieristico della sala operatoria rivolese.
“Un sentito ringraziamento va in primo luogo alla famiglia della donatrice, che ha permesso questo grande gesto di solidarietà” ha commentato Franca Dall’Occo, Direttora Generale AslTo3. “Desidero altresì ringraziare le équipe di Pinerolo e Rivoli, che hanno gestito le emergenze con competenza, professionalità e sollecitudine. In particolare un’allerta per afflusso massivo in un Pronto Soccorso, già sottoposto ad una forte pressione per l’aumento degli accessi legati alla recrudescenza pandemica, rappresenta di per sé una criticità, che l’AslTo3, grazie alla Medicina d’Urgenza di Pinerolo, insieme con le altre strutture dell’ospedale, ha saputo fronteggiare egregiamente. La nuova sfida per la sanità pubblica è questa: esserci, sempre e comunque, per tutti, non solo per i malati covid, ma anche per i pazienti cronici, gli oncologici e per tutti coloro che continuano, al di là della pandemia, ad aver bisogno di noi.”
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino