Siti per depositi di scorie nucleari: Carmagnola e gli altri comuni del Torinese cercano di ottenere l'esclusione
Un processo di confronto pubblico è previsto dalla normativa per ottenere l'esclusione dei siti dalla short list di 67 possibiliti località individuate da Sogin come idonee a ricevere gli impianti definitivi di stoccaggio delle scorie nucleari. Tra questi, nella Città metropolitana di Torino, è compreso il territorio di Carmagnola.
L'Ex Provincia dopo aver incontrato tutti i sindaci coinvolti ha messo a disposizione la struttura tecnica metropolitana per redigere con i Comuni le osservazioni tecniche per cercare di ottenere l'esclusone, «a partire - spiega l'ente - dalle indicazioni sul grande patrimonio di terreni agricoli fertili che verrebbero intaccati e fortemente penalizzati, danneggiando anni di investimenti sui prodotti d'eccellenza».
I sindaci di Carmagnola, Caluso, Mazzé, Rondizzone, Chivasso, Montanaro, Torrazza Piemonte e Chieri si sono riuniti anche oggi on line. Hanno 60 giorni per predisporre le osservazioni tecnicne. Intanto chiedono «un lavoro di squadra di tipo istituzionale ed una forte presa di posizione da parte di Regione Piemonte a tutela del territorio e delle sue peculiarità agricole d'eccellenza».
Lunedì 11 gennaio alle ore 11 si terrà l'incontro online tra i sindaci, la Città metropolitana ed i parlamentari piemontesi, al quale interverrà anche la Regione Piemonte. Sul territorio regionale sono presenti l'80% delle scorie nucleari dell'intero territorio italiano, nel sito di Saluggia.
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Paola Molino