Villar Perosa, sindaco in allarme per la Primotecs: «Tagli lineari totalmente irricevibili»
«Le notizie che arrivano dagli stabilimenti Primotecs di Avigliana e Villar Perosa purtroppo non sono assolutamente confortanti e giovedì mattina in Unione Industriale è previsto un incontro tra le associazioni sindacali e il management dell’azienda». Esordisce così il sindaco di Villar Perosa Marco Ventre in un recente intervento su Facebook.
«Ci eravamo lasciati prima delle vacanze estive con la promessa dell’azienda - ricapitola il primo cittadino, e presidente dell'Unione dei Comuni delle Valli Chisone e Germanasca -, esplicitata dalla stessa alla stessa Regione Piemonte e all’assessore competente, circa l’adozione di un preciso piano industriale di rilancio di entrambi gli stabilimenti. Ma come spesso accade le proposte esplicitate dall’azienda alle associazioni sindacali e ai lavoratori sono totalmente irricevibili e rappresentano l’ennesimo depauperamento dei nostri territori»
LA PROPOSTA DELL'AZIENDA
Il sindaco villarese riassume la proposta della Primotecs: «L'azienda chiede di incidere di fatto su tutta la contrattazione di secondo livello con tagli lineari ed importanti sulla maggiorazione notturna, sul premio di risultato e di anzianità per poi arrivare a tagli sul servizio mensa e trasporti giungendo infine ad una riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore contro le 40 ore attuali settimanali (chissà perché non si parla mai di tagliare o comunque limitare i benefici a favore degli stessi manager che, ad esempio, mostrano pomposamente le loro lussuose auto a carico dell’azienda)».
«Il management giustifica i tagli di cui sopra con la necessità di trovare le risorse per acquistare l’acciaio e con il rifiuto nel prossimo futuro della casa madre di fare da garante sull’acquisto di questa importante materia prima. Ed allora se è vero che l’azienda non parla mai di licenziamenti (anche perché negli ultimi anni i piani di investimento di ogni management si sono concretizzati solo ed esclusivamente in uscite di risorse umane e mai in veri investimenti su produzione e macchinari) le misure proposte inciderebbero pesantemente sulla misura dello stipendio mensile di ogni lavoratore. In realtà i dati che mi sono stati forniti ma che non mancherò di approfondire nei prossimi giorni delineano una situazione che se l’emergenza sanitaria ha reso più difficile presenta però dati di fatturazione negli ultimi mesi assolutamente confortanti che non giustificano le misure di cui sopra. Ma ormai il Covid è una giustificazione troppo facile per un management che parla di risparmi nell’ordine di 3 milioni di euro ma che poco conosce le dinamiche e la realtà dei due stabilimenti».
LE RICHIESTE DEL SINDACO
«Ed allora - conclude Ventre - mi chiedo però dove sono e dove saranno gli investimenti promessi da parte di un’azienda che ha acquistato due stabilimenti con la formula dell’acquisto a dote: si perché la precedente proprietà Tekfor per cedere i due stabilimenti non solo non ha ricevuto alcun compenso ma ha pagato come dote la cifra di 8 milioni di euro. A maggior ragione mi aspettavo e mi aspetto che la Primotecs presenti un piano di investimenti dignitoso e di prospettiva. Mi auguro soprattutto che le acquisizioni dei due stabilimenti non siano solo una parte della campagna acquisti della Primotecs (mi dicono che l’azienda abbia acquisito anche uno stabilimento a Ciriè e aziende in Olanda) ma un acquisto strategico per il futuro industriale della stessa».
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Paola Molino