Sanfront: il grido d'allarme della casa di riposo
«Una battaglia che non si potrà mai vincere!». Così inizia una mail inviata questa mattina dal presidente della casa di riposo di Sanfront, Silvio Ferrato, al Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, al presidente della Regione Alberto Cirio e alle autorità sanitarie regionali. La struttura di Sanfront da settimane denuncia ritardi nel testare ospiti e operatori. Da dieci giorni la Rsa è diventata il fulcro dei contagi in paese. Martedì il portale regionale segnalava 30 casi positivi (la maggior parte, dicono dall’Amministrazione, legati alla casa di riposo).
«Abbiamo conforto e comprensione da tutti ma con quelli non campiamo un solo giorno in più!».
Pubblichiamo per intero il testo della comunicazione:
«Buongiorno!
Cercherò di essere sintetico quanto più possibile e di raggruppare in punti i gravissimi problemi che stiamo riscontrando!
1) In data 07.04.2020 nella nostra struttura sono stati fatti 46 tamponi a tutto il personale e 12 tamponi ad alcuni ospiti. In data 11.04.2020 sono arrivati gli esiti di 24 tamponi personale e 9 tamponi ospiti. Ad oggi 15 Aprile non abbiamo più avuto notizie di 22 tamponi personale 3 degli ospiti.
Non ci è stato possibile neanche sapere dove siano materialmente in quanto non sono riuscito a capire se esiste una seppur minima tracciabilità! (Quando compro su Amazon una matita ho un tracking online costante in tutta Europa e qui non sappiamo dove si trovano 25 tamponi in Piemonte).
2) Abbiamo 4 unità di personale OSS e 1 di cucina, che sarebbero oro per il prosieguo della nostra attività, risultate positive al tampone in data 02.04.2020, attualmente asintomatiche ed a casa che vorrebbero rientrare in servizio ma che nessuno ha ancora contattato per programmare i tamponi di riscontro; la responsabilità di ciò viene rimbalzata dal medico competente all’Asl, ai medici di base ecc… Mi sto attivando, con l’aiuto del direttore sanitario di struttura per avere i tamponi e farli direttamente qui in struttura ma non sono ancora certo sia possibile.
3) Abbiamo 2 unità di personale che seppur risultati negativi al tampone, i rispettivi medici di base hanno pensato bene di allungare la mutua in quanto dubbiosi di mandarli al lavoro in quanto in struttura un po’ a rischio!
Stante i crudi numeri ed i fatti esposti sopra mi chiedo come si può pensare di riuscire a fronteggiare questa crisi!
Siamo subissati di richieste di mail, tabelle, previsioni, protocolli da seguire ed altre incombenze burocratiche!
Abbiamo conforto e comprensione da tutti ma con quelli non campiamo un solo giorno in più!
Il colmo è sapere, che in questa struttura, oggi la stragrande maggioranza di ospiti non ha sintomi Covid e forse saremo costretti a cedere per l’inettitudine e la disorganizzazione dell’apparato burocratico.
Vi scrivo questa lettera con il cuore in mano! Sono qui a titolo di puro volontariato, a cercare di combattere una battaglia che stò capendo che sarà persa non certamente per colpa mia né del personale rimasto, che ci stiamo mettendo faccia, cuore ed ogni nostra forza!
Vi prego di prendere provvedimenti immediati!
Il presidente della casa di riposo di Sanfront.
Silvio Ferrato»
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino