Banda dei lingotti d'oro: sequestrate società e beni per 250 milioni di euro
Nuovo capitolo dell'indagine "Avatar", che nei giorni scorsi ha portato all'arresto di sei imprenditori, detentori di un vero e proprio tesoro in lingotti d'oro e denaro nascosto in un deposito di corso Giulio Cesare. Dell'organizzazione criminale facevano parte anche Elio Miegge, residente a san Germano Chisone, e Luca Pifferi, abitante a Giaveno. I carabinieri del comando provinciale di Torino, supportati da quelli di Cosenza, Milano e Vercelli, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo per reati di riciclaggio, auto-riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori concernente 29 società attive nel settore energetico e consulting finanziario, 79 conti correnti bancari, 25 carte postepay e prepagate, sei autovetture, contanti e lingotti in oro per un totale di 2,5 milioni di euro. Il volume di affare delle 29 società coinvolte, operanti con le ragioni sociali più disparate (dai trasporti alla ristorazione, dal wellness al financial consulting) invece ammonta a 250 milioni di euro. Gli inquirenti hanno accertato che il sodalizio criminoso (con il coinvolgimento a vario titolo di complessivi 31 indagati), mediante reiterate intestazioni fittizie e società create ad arte anche con uso di identità false e inesistenti, ha indebitamente percepito fondi pubblici e privati attraverso truffe, illecite detrazioni fiscali e frodi bancarie per diversi milioni di euro.
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Paola Molino