Coazze: si rompe tibia e perone in montagna, notte in rifugio con i soccorritori
È stato completato stamattina dalla squadra del Soccorso alpino della Val Sangone, con l'aiuto di una squadra intervenuta anche dalla stazione Pinerolo-Val Chisone, l'impegnativo intervento che ha coinvolto venticinque volontari per il recupero di un escursionista caduto ieri alle 13, nei pressi della "Fontana del lupo" a quota 2300 m slm, tra il rifugio Balma e il monte Rubinet nel comune di Coazze.
L'uomo si trovava in compagnia di un volontario del soccorso alpino per un'escursione. Durante la discesa, a causa del ghiaccio L.P. , 56 anni , di Giaveno, è scivolato per una trentina di metri provocandosi una frattura a tibia e perone. L'amico ha subito allertato la centrale del 118 che ha fatto partire i soccorsi.
I volontari hanno raggiunto l'infortunato intorno alle 16. Dopo le valutazioni del caso, col supporto telefonico di un sanitario, il Soccorso alpino ha imbarellato l'uomo e, vista la nebbia che rendeva impossibile il decollo dell'elicottero, lo ha trasportato a piedi (per circa tre ore) fino al rifugio Balma a quota 1986 m sl, dove si è preferito aspettare mattina, valutate le condizioni meteo e soprattutto quelle del paziente, grazie a un medico ed un infermiere (entrambi del Soccorso alpino).
Le basi di elisoccorso di Torino, Alessandria, Cuneo e Borgosesia erano chiuse a causa della nebbia per cui, alle 8, si è contattata una ditta aeronautica privata con base a Oulx. L'elicottero ha raggiunto il rifugio, imbarcato il paziente e trasportato fino a Forno di Coazze per il rendez-vous con l'ambulanza del 118. Il paziente è stato trasferito all'ospedale di Rivoli.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino