Dalla NHL alla Valpe: l'attaccante Stefan Della Rovere si racconta

Dalla NHL alla Valpe: l'attaccante Stefan Della Rovere si racconta
Sabato 19 Dicembre 2015 - 08:59

Stefan Della Rovere, nato a Richmond Hill in Ontario (Canada) nel 1990, è uno degli attaccanti della Valpe targata 2015/2016. Dopo aver realizzato il sogno NHL con i St. Louis Blues nel 2010, con i quali ha disputato 7 partite, ha continuato la sua carriera nelle minors americane dividendosi tra AHL, con i Peoria Riverman, e ECHL con gli Orlando Solar Bears. Quest’estate  ha raggiunto Torre Pellice per tentare il rilancio in Europa, dopo che una serie di infortuni lo avevano costretto a stagioni in chiaro-scuro.

Stefan, come è stato l’ambientamento in Italia? Sei passato dalle grandi città americane ad una piccola realtà come Torre Pellice.

“Sì è vero. Io ho dei bellissimi ricordi in Nord America e mi sono goduto ogni momento trascorso là. Ma era arrivato il momento di cominciare un nuovo capitolo della mia vita. Ho avuto un periodo difficile, con una serie di infortuni, dai quali non riuscivo mai a recuperare pienamente. Ma ora sono felice, perché mi sto rendendo conto che il mio nuovo capitolo è iniziato!”

 Cosa ne pensi di Torre Pellice, della sua gente e dei suoi tifosi?

“È stato tutto fantastico fino ad ora. La gente qui è molto ospitale ed il cibo è ottimo. Abbiamo uno dei migliori stadi di tutto il campionato e il tifo è probabilmente il migliore in tutta la lega. I tifosi ci seguono anche in trasferta per incoraggiarci e, per un giocatore, è magnifico tutto questo. Dopo la vittoria della Coppa Italia è stato incredibile vedere quanta gente sia venuta sino al palazzetto per celebrare il nostro arrivo”.

 A proposito di Coppa Italia…Avete sempre creduto in questa vittoria?

“Sapevamo dall’inizio che sarebbe stato difficile, vista la stagione altalenante che stavamo conducendo. Dopo la prima partita con il Fassa, abbiamo iniziato a renderci conto della concreta possibilità di passare il turno. Il gruppo ha preso fiducia e abbiamo colto l’opportunità al momento giusto. È stato un weekend fantastico, dove abbiamo battuto le migliori squadre del campionato.  Non penso che molte persone credessero nel passaggio del turno contro il Renon, ma abbiamo giocato una partita tatticamente perfetta e abbiamo vinto. Questo ci ha dato la consapevolezza che avremmo potuto battere qualsiasi squadra e così è stato. È stato un grande torneo e noi tutti siamo orgogliosi di quanto abbiamo realizzato”.

 Coach Barrasso ha fatto alcuni cambiamenti, spostando Petrov in prima linea. Finalmente sono arrivati i goal.

“Abbiamo avuto qualche difficoltà a trovare il goal con facilità, ma penso che questi cambiamenti abbiano aiutato tutta la squadra e tutte le linee ad essere più produttive”.

 Il 1° Dicembre 2010 è stato il giorno del tuo debutto in NHL contro i Washington Capitals. Cosa ricordi di quel giorno?

“La mia prima partita in NHL è stato il sogno divenuto realtà. Ogni giocatore di hockey sogna un giorno di poter giocare in NHL. È stata davvero un’esperienza incredibile. Oltretutto la mia prima partita era proprio contro i Washington Capitals, la squadra che nel 2008 mi aveva draftato, quindi conoscevo molti dei giocatori che mi sono trovato di fronte”.

 Poi  hai attraversato l’oceano per raggiungere l’Europa.

“Sì, è stata una decisione maturata durante quest’estate. Mi sono divertito molto in Nord America, ma era giunto il momento di cambiare. L’ex allenatore, Pat Curcio, mi ha telefonato per sapere se fossi interessato a venire in Italia. L’idea mi allettava e così ho deciso di accettare”.

Un’ultima curiosità. Il tuo giocatore preferito di tutti i tempi?

“Io sono sempre stato un grande fan di Todd Bertuzzi. Un giocatore dal fisico imponente ma che sapeva anche fare punti per la propria squadra. Bertuzzi ha giocato molti anni nei Vancouver Canucks, così sono diventato loro tifoso”.

 

 

Christian Lasagno

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