'Ndrangheta, droga, armi, estorsione: 19 in carcere, anche del Pinerolese e del Torinese
È denominata "Operazione Esilio". Ha interessato numerose province italiane e si è spinta fino in Spagna. Un'indagine in grande stile, svolta dai Carabinieri, che oggi hanno arrestato 19 persone, anche residenti nel Pinerolese e nel Torinese, di cui tre in carcere a Saluzzo per altri reati, ed eseguito due ulteriori arresti in flagranza, oltre a numerosi sequestri.
I destinatari delle ordinanze di custodia sono indagati, a vario titolo, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione a delinquere per traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione di armi e spaccio. Tra loro, uno era residente a Nichelino. Due erano già in carcere a Saluzzo. Uno degli arrestati in flagranza viveva a Frossasco ed è stato trovato in possesso di quasi quattro etti di hashish e 71 grammi di cocaina. A quest'ultimo, tuttavia, non è stata contestata l'appartenenza all'organizzazione criminale.
L'operazione, su vasta scala, ha interessato otto province italiane e la Spagna, impagnando i Carabinieri del Nucleo investigativo di Torino e i loro colleghi dei comandi provinciali e degli squadroni eliporati "Cacciatori" di Sardegna e Calabria, insieme al personale della Guardia Civil spagnola. In queste ore il nome di Giaveno, suo malgrado, sta rimbalzando sulle cronache nazionali legato a questa vicenda, per via delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Christian Talluto sull'esistenza di una "locale" della 'Ndrangheta proprio nella località della Val Sangone.
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Paola Molino