Ciclismo, il Giro di Padania domani da Paesana

Lunedì 5 Settembre 2011 - 14:08

La prima delle cinque tappe del Giro di Padania parte domani mattina alle 11,50 da Paesana, dove il ritrovo è fissato dalle 10. Al via della corsa ci sono anche il vincitore della Sanremo Goss, la maglia tricolore Visconti, Basso e Kreuziger. Ma l'appuntamento ciclistico che fa parlare non tanto per un importante campo di partecipanti e per la collocazione a ridosso del mondiale. Prevale il marchio impresso sull'evento dalla Lega Nord (nel video di presentazione della corsa sfila in bici anche Renzo Bossi, figlio del Senatur) dedicato ad un'entità territoriale nei fatti inesistente ma proclamata a gran voce dal Carroccio. Proprio il gran capo leghista e lo stato maggiore del partito di governo hanno voluto che nascesse il Giro della Padania, in partenza da Paesana a pochi giorni dall'annuale "rito" dell'ampolla al Pian del Re. Quanto al fatto agonistico, le compagini partecipanti sono Liquigas Cannondale, Lampre Isd, Astana, Saur Sojasun, UnitedHealthCare, Lamdbouwkrediet, Androni Giocattoli C.I.P.I., Acqua & Sapone Mokambo,
De Rosa Flaminia, Colnago Csf, Farnese Vini Neri Sottoli, D'Angelo & Antenucci Nippo,
Miche Guerciotti, Voralberg, Velo Club  La Pomme Marseille, Cajasur, Christina Watches, Itera
Katusha, Amore & Vita, Meridiana, Team Wit , Ora Hotels Carrera, Nazionale Polonia,
Nazionale Slovenia, Nazionale Australia. Il sindaco di Cuneo Valmaggia, invitato al via della corsa dal senatore Davico (Sottosegretario leghista e principale animatore della gara), ha declinato, puntualizzando ironicamente che sarà ben lieto di prestare la fascia tricolore alla presidente della provincia Gianna Gancia.

Si moltiplicano intanto, nei vari territori interessati dal passaggio del Giro di Padania, le prese di posizione che criticano l'utilizzo del ciclismo per dar vita ad un messaggio di natura politica.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone: con l'emergenza Coronavirus, ora più che mai, lo sentiamo come un dovere non solo nei confronti dei nostri lettori, ma di tutti i cittadini. Perché solo insieme ce la faremo.
Paola Molino