Innevamento, Sestrieres Spa commissiona studio a Meteo France e ammette: «Cambiamenti del clima impongono nuove strategie»

 «Da oltre un anno, insieme alla società Colomion (Bardonecchia) e al Presidente della Società Metereologica Italiana , Luca Mercalli stiamo sviluppando un progetto che sicuramente sarà utile alle nostre aziende, ma che speriamo possa costituire un elemento di riflessione importante anche per la pubblica amministrazione», così ha esordito Giovanni Brasso nel suo intervento il presidente (confermato per almeno il 2024) della Sestrieres Spa società che gestisce il comprensorio della Via Lattea. Alla base del progetto l'analisi commissionata a Metéo France sugli scenari climatici e di innevamento dei prossimi trenta cinquanta anni. Analisi che in Francia molte stazioni sciistiche hanno commissionato in passato per decidere i propri investimenti e che per la prima volta è stata realizzata in Italia per volere delle due società della Val Susa. Dallo studio emerge che tra trent'anni ia Sestriere grazie alla sua collocazione in quota oltre i 2000 metri e ai moderni impianti di innevamento si potrà ancora sciare anche nelle peggiori scenari ipotizzati, ma che al di sotto dei 1500/1800 metri di quota a seconda dell'esposizione, gli investimenti su comparto sci non saranno più sostenibili. «Dovremo decidere di rinunciare a quelle aree dove l'evoluzione del clima renderebbe gli investimenti inutili e solo occupazione proditoria dello spazio e della natura, aree che dovranno essere restituite intonse all'ambiente» ha sottolineato il presidente Brasso. La presa d'atto di questa realtà è stato affermato cambierà profondamente la fruizione della montagna anche dal punto di vista immobiliare, «Le seconde case sono destinate a diventare prime case in estate». Annunciati e già in parte realizzati (per 7,5 chilometri) sul comprensorio di Sestriere investimenti in moderni impianti di innevamento. . Il presidente dell'Unione Montana della Valli Olimpiche, Beria d'Argentina: «I cambiamenti climatici avranno ricadute gravi sulle nostre realtà vanno affrontati con grandi investimenti, chiedo ai Parlamentari del territorio di sostenerci». Approfondimenti sul prossimo numero de L'Eco in edicola.