Via Lattea, a Claviere petizione:"Facciamo gestire le piste da Monginevro"; replica della sindaca Radogna:""Mi dissocio"

Via Lattea, a Claviere petizione:"Facciamo gestire le piste da Monginevro"; replica della sindaca Radogna:""Mi dissocio"
Sabato 6 Aprile 2024 - 12:04

Ha fatto discutere in tutto il compresorio sciistico della Via Lattea l'articolo apparso sull'ultimo numero del L'Eco del Chisone in cui si illustrava l'iniziativa di un gruppo di villeggianti per chiedere di migliorare la gestione delle piste dell' area Claviere, Monti della Luna gestite dalla Sestrieres spa.

La raccolta firme

"Miglioriamo ViaLattea! Facciamo gestire al Monginevro l'area sciistica di Claviere", titola così la raccolta firme lanciata sulla Piattaforma digitale "Change.org dal Gruppo Facebook "Per amore di Claviere", che ha già raccolto otre 400 adesioni.
La petizione descrive la gestione degli impianti di Claviere, Monti della Luna, da parte della Sestrieres Spa come altamente insufficiente.
Si afferma: «L’area di Claviere, Monti della Luna, in particolare, nonostante l’alta quota e l’innevamento naturale favorevole, presenta stagione dopo stagione sempre più piste e impianti chiusi o dismessi... non possiamo continuare a stare a guardare senza fare niente.
Prosegue: «La vicina Monginevro, sistematicamente, riesce a tenere le piste aperte e ad investire sugli impianti vecchi e nuovi ».
Per chi non conoscesse il comprensorio della Via Lattea occorre precisare che Monginevro è una stazione sciistica ai confini con l'Italia, limitrofa al Comune di Claviere. Il modello francese di gestione in questi anni ha visto il diretto coinvolgimento dei Comuni nelle società degli impianti, il che permette un maggiore controllo sui bilanci e soprattutto sugli investimenti.
Cosa si propone: il passaggio della gestione di tutti gli impianti di Claviere/Montiluna (fino a Cesana) a Régie Autonome des Remontées Mécaniques, attuali gestori degli impianti del Monginevro, condivisione di un livello minimo di servizi garantiti in condizioni ordinarie (apertura impianti, piste, orari, innevamento artificiale, ecc.)
La stesura di un piano di investimenti e mantenimento delle sinergie con il resto della Via Lattea.

L'amministrazione di Claviere si dissocia

 Dopo l'uscita dell'articolo la sindaca di Claviere, Simona Radogna, ha inviato alla redazione del L'Eco un comunicato in cui  la sua amminisrazione si dissocia dall'iniziativa del gruppo Per amore di Claviere, ma si dice pronta ad incontrarne i promotori. Questo il testo del Comunicato inviato al nostro giornale:" Il sindaco di Claviere e la sua amministrazione si dissociano da quanto affermato dal gruppo Facebook “per amore di Claviere”  che ha lanciato la raccolta firme sulla piattaforma digitale “change.org”. La collaborazione instaurata tra il nostro comune e la Sestrières spa ha portato nel corso della stagione 22/23 un incremento delle presenze sugli impianti di Claviere del 52,15% rispetto alla stagione 21/22. Anche in questa stagione 23/24, ci fanno sapere dalla società che l’area di Claviere ha registrato la miglior performance percentuale tra le località della via lattea rispetto alla stagione passata. Al momento sono allo studio ed in corso di definizione, accordi volti a migliorare ulteriormente l’area sciistica che l’amministrazione auspica di poter concludere con la Sestrieres nel migliore dei modi al fine di mantenere questo trend positivo. L’iniziativa del gruppo “per amore di Claviere” è promossa da un gruppo di persone che non si è mai confrontata con l’amministrazione e che, verosimilmente, non sono al corrente dei rapporti intercorsi e che intercorrono tra la civica amministrazione e la sestrieres spa. Sé queste persone gradissero confrontarsi con noi saremmo ben lieti di incontrarle e spiegare loro che per noi l’amore per Claviere passa da azioni ben diverse!"

 

L'intervista ai promotori della Petizione

Contattati, i promotori dell'iniziativa non hanno avuto esitazione a farsi avanti. Si tratta di villeggianti di Claviere, proprietari di seconde case, alcuni professionisti che hanno competenze di sci, ma anche capaci di leggere bilanci e comprendere le dinamiche della finanza internazionale.
«L'unica cosa certa è che non abbiamo interessi inconfessabili - esordiscono - ma solo amore per questo territorio e la voglia di spenderci per valorizzarlo dopo anni in cui abbiamo assistito a un lento ma inesorabile decadimento, soprattutto non abbiamo problemi a metterci la faccia». Fuori i nomi dunque: In ordine sparso: Antonio Maresca, Pierguido Maestro, Nicolas Riviere, Michele Prestini, Filippo Cairo e Vanni Vecchini.
Quando affermate che chi lavora nel settore del turismo in Valle vive un clima intimidatorio e non parla nonostante sia il primo a soffrire della situazione, fate un'accusa pesante, che cosa intendete? «Semplicemente che in valle nessuno vuole esprimere il proprio disagio temendo di subire delle ripercussioni rispetto al proprio lavoro, meglio non pronunciarsi pubblicamente, soprattutto contro la Sestrieres Spa e limitarsi al mugugno, ma così le cose non cambiano».
Ma davvero siete convinti che sia possibile che i gestori del Monginevro e quelli di Sestriere possano trovare un accordo? Per un passaggio di consegne? «Non siamo stupidi, sappiamo benissimo che ci sono dei contratti da rispettare e che le due aziende non intendono pestarsi i piedi, ma non è una buona ragione per non provarci, del resto è interesse di tutti trovare una soluzione anche del Fondo d'investimenti Icon  Infrastructure, che non può permettersi questo logoramento d'immagine».
Ma voi stessi affermate che anche la nuova proprietà continua nella politica dei minimi investimenti, se possibile con denaro pubblico, per massimizzare gli utili .... «Sì, ma crediamo che questa strategia di piccolo cabotaggio sia dettata dall'interesse soprattutto del potente presidente e precedente proprietario Giovanni Brasso».
E invece cosa bisognerebbe fare? «In questi anni altri comprensori analoghi in Italia e all'estero dati alla mano sono cresciuti, grazie ad investimenti su impianti e nuovi servizi, mentre Sestriere è arretrata, non credo sia un buon modo per valorizzare un investimento per gli inglesi».
A chi vi rivolgete?  «Non siamo contro, ma siamo per, sia chiaro: vorremmo che le parti ascoltassero le nostre ragioni e che valutassero la proposta sedendo a un tavolo e che la politica ci ascoltasse; ogni anno viene elargito denaro pubblico dalla Regione, mentre migliaia di utenti delusi emigrano in Francia con gravi perdite per società e indotto: il loro dovere è anche quello di indirizzare gli investimenti verso tutto il comprensorio, oltre al sostegno alla gestione dell'innevamento artificiale di impianti per quel che ci riguarda obsoleti».

Sul prossimo numero de L'Eco del Chisone, intervista alla sindaca di Claviere, reazioni e dati.

 

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Paola Molino