Un conto è consentire al signor Rossi di intervenire, un altro «lasciare l'esclusiva all'iniziativa pubblica con il risultato di non fare nulla o, nella migliore delle ipotesi, rinviare a chissà quando l'attuazione».
Lo sostiene Tullio Cirri, consigliere di opposizione, nella proposta di delibera che punta a modificare, nei centri storici frazionali contraddistinti dalla sigla A, le norme che, oggi, impongono, su agglomerati di immobili spesso fatiscenti, Piani di recupero obbligatoriamente predisposti dal Comune.