Era riuscita a far credere ai medici di essere cieca assoluta e così per anni si era garantita assegni d’invalidità e indennità di accompagnamento, ma gli uomini della Guardia di finanza di Pinerolo l’hanno sorpresa a passeggiare da sola, attraversare incroci, far la spesa al mercato, soffermarsi a "guardare" le vetrine. Una truffa ai danni delle casse dell'Inps di oltre 235.000 euro, scoperta dalla Gdf dopo lunghe indagini arricchite da filmati e rilevamenti documentali.

Venerdì 17 Febbraio 2012 - 16:06

Falsa cieca a spasso per Pinerolo

Un'accurata attività di intelligence e pazienti appostamenti, hanno permesso agli uomini della Guardia di Finanza di Pinerolo di smascherare una finta cieca che per 8 anni ha usufruito dell'indennità prevista per i ciechi totali. Una truffa da 230mila euro ai danni dello Stato, che ha fatto iscrivere sul registro degli indagati la 60enne A.M.Continua a leggere
Venerdì 17 Febbraio 2012 - 09:32

Falsa cieca scoperta dalla GdF

Era riuscita a far credere ai medici di essere cieca e così si era garantita assegni d’invalidità e indennità di accompagnamento riscossi per più di otto anni, ma gli uomini della Guardia di finanza di Pinerolo l’hanno sorpresa a passeggiare da sola, attraversare incroci, far la spesa al mercato e soffermarsi a "guardare" le vetrine dei negozi.Continua a leggere
Edizione 7 del 15/02/2012

Intossicate dieci persone

Le temperature rigide di questi giorni hanno spinto molte persone ad inventarsi modi alternativi per riscaldarsi, o ad aprire meno le finestre. In dieci sono rimaste intossicate dal monossido di carbonio.
Frossasco. La stufa non bastava, così hanno acceso un braciere in camera da letto: madre e due figlie sono rimaste intossicate a Frossasco durante la notte. Se n'è accorto il fratello, che dormiva in un'altra stanza.

ORBASSANO - Le fiamme, che nella notte tra mercoledì e giovedì scorso hanno devastato il punto vendita Guercio “Fai-da-te” di via Frejus, non hanno cancellato i cent’anni di storia di una delle più antiche segherie della provincia di Torino.
Di prima mattina, quando ancora il fumo e piccoli roghi stavano divorando gli ultimi pezzi di un capannone ormai irrecuperabile, i dipendenti accoglievano i clienti un po' smarriti di fronte a quel disastro. Qualche commesso piangeva. (approfondimenti nell'edizione in edicola)