Musei civici: l'esperienza di Torino insegna
Museotorino non è un nuovo museo, ma un museo nuovo. È la felice esperienza che la città di Torino ha messo su con un investimento di circa tre milioni di euro (grazie anche a sponsor e Fondazioni bancarie) e che sta incuriosendo altre realtà metropolitane e non solo.
Da qualche anno è in corso un dibattito sull’identità e la funzione dei musei civici, dato per scontato che l’approccio ottocentesco che li aveva visti nascere è ormai completamente superato. I musei civici sono diventati - a parte pochissime eccezioni, come il Carnavalet di Parigi - un’accozzaglia di reperti, cimeli e documenti (salvatisi un po’ per caso dalle grinfie della storia o dall’occhio interessato di altri musei tematici), difficili da tenere insieme e giustificare in un percorso di visita che abbia una parvenza di scientificità. È così per il museo della città di Pinerolo, che oggi non ha una sede. La collezione è conservata in scatoloni nei depositi comunali e aspetta una migliore collocazione nella futura sede unica dei musei cittadini presso Palazzo Vittone. (approfondimenti nell'edizione in edicola)
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Paola Molino