Val Germanasca: liberata dai massi e riaperta la strada provinciale 169 a Perrero

Val Germanasca: liberata dai massi e riaperta la strada provinciale 169 a Perrero
Domenica 27 Aprile 2025 - 19:58

È stata riaperta alle 19 la Strada Provinciale 169 della Val Germanasca, interrotta da questa mattina a causa di una frana avvenuta nel tratto tra le frazioni Chiotti Inferiori e Trossieri del Comune di Perrero.

Per consentire nuovamente il transito i tecnici e i cantonieri della ex Provincia hanno dovuto rimuovere alcuni massi di grandi dimensioni che si erano staccati dal versante a monte della SP 169 e avevano occupato la carreggiata.

La caduta delle rocce aveva reso necessario l’intervento del personale dell’Unità operativa di Pinerolo della Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana di Torino per la chiusura della strada.

È stata utilizzata una pala munita di un grosso martello pneumatico per frazionare i massi di maggiori dimensioni, che erano caduti a valle in due diversi momenti. L’alta Valle Germanasca non era comunque isolata, poiché era consentito salire oltre la frazione Trossieri e scendere da Prali e da Perrero utilizzando una strada comunale percorribile a senso unico alternato.

«Domani mattina inizieranno anche le operazioni per la verifica della stabilità del versante - spiega Città Metropolitana di Torino in un comunicato -. Gli esperti rocciatori di una ditta incaricata dalla Direzione Viabilità 2 della Città metropolitana si accerteranno che non vi siano ancora massi che rischiano di cadere a valle e procederanno alla chiodatura delle rocce ove necessario. A seguire si procederà alla ricostruzione del muro di contenimento e monte della carreggiata nel punto in cui si è verificata la frana».

Contenuti correlati: 
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino