Funerali di Matilde Lorenzi, in tanti a Giaveno per l'ultimo saluto alla campionessa dello sci
L'orologio del campanile della Chiesa di San Lorenzo segnava le 9.40 quando é arrivata l'auto funebre.
In migliaia sono arrivati a Giaveno per porgere l'ultimo saluto a Matilde Lorenzi, la campionessa di sci deceduta lunedí notte all'ospedale di Bolzano dopo un fatale incidente in allenamento, sulla pista Gravald G1 in Val Senales. Il prossimo 15 novembre avrebbe compiuto 20 anni.
Davanti al piazzale della Chiesa dove questa mattina si sono officiati i funerali c'era il mondo di Matilde. C'era la famiglia, stretta l'uno con l'altro, il genitori Adolfo e Elena, la sorella e campionessa di sci Lucrezia, i fratelli Giosué e Matteo, il fidanzato Federico. C'erano i suoi compagni e compagne di tante gare e vittorie, i visi solcati dalle lacrime, addosso la divisa della federazione e di tanti Sci Club e attorno al braccio una fascia: “Ciao Tilde”. Del mondo dello sci presenti Marta Bassino, grande amica di famiglia, i fratelli Marsaglia, Paolo De Chiesa, tutte le squadra giovanili della Federazione e della nazionale, il presidente Fisi Flavio Roda. Gli alpini di tutta la Valsusa e i sindaci di Sestriere, Gianni Poncet, di Valgioie Claudio Grosso e di Giaveno, Stefano Olocco che hanno decretato lutto cittadino.
Matilde era atleta tesserata per il Centro Sportivo Esercito, con il grado di caporale e componente della squadra junior femminile; al rito funebre hanno presenziato anche le alte cariche dell'Arma e dello Stato, tra questi il Ministro dello Sport Andrea Abodi e la Sottosegretaria al Ministero della Difesa Isabella Rauti.
Alle 10 in punto, dopo un profondo silenzio la bara é stata trasportata in Chiesa e da lì é iniziato il rito aperto da un applauso.
Matilde sarà sepolta nel piccolo cimitero di Valgioie, dove é nata. Nonostante lo sci e le gare la portavano lontano, in giro per il mondo, Matilde a Valgioie ci tornava spesso per salutare e aiutare la nonna Rosina.
Toccante il messaggio lanciato dalla madre Elena distrutta dal dolore, rivolto ai tanti giovani presenti: «Dovete volere bene a voi stessi, per poter dare il bene più puro a tutti gli altri. Dovete volervi bene».
Per il funerale la famiglia non ha voluto fiori ma é stata lanciata una raccolta fondi per lo sviluppo di sistemi di sicurezza individuali per lo sci alpino, #Matildina4safety, si legge sui cartelli affissi. La raccolta servirà a programmare, con il coinvolgimento di aziende leader del settore e con l'Università, degli interventi mirati sui caschi e sui sistemi di protezione del collo e della testa, per diminuire traumi e impatto di torace, tronco pancia e protezioni antitaglio.
Foto Dario Costantino
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Paola Molino