Nuove piogge a Villar Perosa: chiuso un ponte, il resto delle criticità ha retto
A Villar Perosa, il paese più duramente colpito dal nubifragio del 5 settembre, i punti che si erano mostrati maggiormente critici in occasione di quella calamità hanno sostanzialmente retto alle nuove piogge di ieri e della scorsa notte. Però sono state erose le sponde alla base di un ponte lungo la strada che va dalla borgata Vignassa alla Borgata Morana, costringendo il Comune a un'ordinanza di chiusura firmata dal vice sindaco Stefano Raviol.
«All'epoca c'era stata forse qualche avvisaglia ma non era stato un punto particolarmente critico - spiega l'assessore Bertrand dopo il sopralluogo -. Ma ieri abbiamo ricevuto segnalazioni dagli abitanti del posto. Tutte le abitazioni sono comunque raggiungibili dalla strada ad anello che passa dai Prietti». Sul posto è intervenuta anche la squadra AIB di Villar Perosa, che ha scattato la foto del crollo al piede del ponte.
Per il resto i sopralluoghi dei volontari Aib e del Comune non hanno segnalato particolari criticità. La frana di via Buonarroti preoccupava il sindaco che aveva annunciato un'ordinanza di sgombero della vicina abitazione in caso di nuova allerta. «In questo caso la situazione non è peggiorata e non è stato necessario», precisa l'assessore. Per il resto, sul rio dietro il supermercato U2, in via del Castello, in via Trieste, e nelle parti del paese allagate in precedenza, i lavori urgenti di contenimento sembrano in questo caso aver retto. «Purtroppo dopo le prime criticità evidenti - prosegue Bertrand - tutto dove andiamo troviamo nuovi problemi che emergono».
«Il problema è stata la caduta delle foglie che ha subito ostruito i tombini», riporta il caposquadra Aib Willy Ribetto. Un piccolo allagamento, subito contenuto, si è verificato nell'atrio della scuola dell'Infanzia. Gravemente danneggiata il 5 settembre, è ancora in parte inagibile e necessita di ingenti opere di sistemazione che rientrano nel computo generale stimato sul territorio comunale in 10-12 milioni di euro.
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Paola Molino