Corsa in montagna: il trionfo di Martin Dematteis e Alice Minetti alla Tre Rifugi
Sabato 27 luglio, ben 329 atleti hanno combattuto sul classico tracciato dei 21,7 km e 1700 metri di dislivello dello storico percorso della "Tre Rifugi" che unisce Jervis, Barbara e Granero in alta Val Pellice. Una gara, ancora una volta, straordinaria ma durissima.
Martin De Matteis ha rispettato il pronostico della vigilia e si è imposto con il tempo di 2 ore 03" e 59 centesimi, con oltre 8 minuti sul primo inseguitore Gianlusca Ghiano. Resta imbattuto, invece, il tempo record stabilito nel 1991 da Claudio Galeazzi (2h02'14").
Prima donna al traguardo è Alice Minetti, 18° posto assoluto nella generale.
Breve cronaca della spettacolare gara organizzata dai Cai Uget sin dal lontano 1972.
Sul primo colle, il Barant, i primi transitano a passo di record: 30 minuti netti per coprire i 700 metri di dislivello per Martin Dematteis tallonato dal pinerolese Gianluca Ghiano. La pattuglia dell’Atletica Pinerolo composta da Lorenzo Becchio e Giacomo Bruno segue a 2 minuti di distanza ed a 3 minuti è il varaitino Giovanni Quaglia a inseguire. La discesa, prima tecnica e poi più scorrevole verso il Rifugio Barbara, vede la rimonta di Ghiano che transita per primo al cancello orario. I protagonisti nelle posizioni di rincalzo rimangono quelli citati, ma la vittoria diventa affare a due tra i battistrada. Martin Demattesi riprende subito la testa della gara sulle prime rampe che portano al Manzol e il confronto con Ghiano rimane in equilibrio fino all’imbocco del mitico canalino: lì, il passo dì Martin prosegue più regolare (transita al Manzol in 1.31’ circa) mentre Gianluca, il giovane e promettente atleta di Baudenasca, classe 2000, registra i primi cedimenti. La discesa verso il traguardo si trasforma per De Matteis (atleta della fossanese Sportifications) nella sfida per battere il record che nel 1991 stabilì Claudio Galeazzi con il tempo di 2.02’14”. Accompagnato al traguardo dall’indivisibile Bernard (salito al Jervis per sostenere il tentativo del fratello), Martin Dematteis sfiorerà soltanto l'impresa: i cronometro si fermerà infatti dopo 2 ore 03’ 59 di corsa: un tempo che vale la vittoria finale ma non il nuovo record: «Nelle gare outdoor, le condizioni ambientali fanno la differenza - spiega il coordinatore dell'evento Carlo Degiovanni - e in questa edizione ha giocato molto l’assenza assoluta di neve sul tracciato e una temperatura davvero alta specie sulla seconda parte della gara».
Secondo posto per Gianluca Ghiano che ha rallentato molto il passo nella discesa finale e al traguardo ha pagato con oltre 8 minuti di distacco dal vincitore.
Terzo gradino del podio maschile per Giacomo Bruno, classe 2001, maglia dell’Atletica Pinerolo al traguardo in 2.12’23”. Il 4° classificato è Lorenzo Becchio (Atletica Pinerolo) in 2h 17' 18". Quinta posizione per Giovanni Quaglia in 2h 20' 55. Sesto Federico Reynaud (Runcard) 2h 23' 31"; settimo il valdostano Joseph Philippot di soli 21 anni in 2 h 23' 38". Ottava piazza per Luca Vacchieri (Des Amis) in 2h 26' 20"; nono Matteo Tourn (Bobbiese) 2h 29' 04" e decimo posto per Fabrizio Gamba (Sport Club Angrogna) in 2h 29' 31".
Della Boves Run la sorpresa nella gara femminile. Dominatrice assoluta fin dalla prima ascesa è stata Alice Minetti (tempo finale 2 h 37’ 18) diciottesima piazza assoluta, per la prima volta sui sentieri dell’alta Val Pellice. Ha vinto pur in presenza di autorevoli avversarie e, tra queste, Martina Chialvo scoperta, quest’anno, anche dalla Fidal nazionale che le ha affidato il compito di vestire i colori nazionali oltre a quelli della Podistica Valle Varaita, società di riferimento.
Terza Giulia Oliaro che è di casa in alta Val Pellice anche se, da quest’anno, veste i color della giavenese La Salle.
Tutte le classifiche sul sito www.ficr.it mentre il reportage fotografico è consultabile gratuitamente sul sito www.wildemotions.com
Rimane da rimarcare l’impresa di Salvatore Cutaia che ha coperto l’intero percorso in 5 ore 27’ 49” risparmiando 2 minuti e 11 secondi dal tempo massimo previsto. Commenta Carlo Degiovanni: «Alla sua Associazione “Pro Disability” sono stati devoluti 350 euro dando un tocco di umanità e solidarietà ad una manifestazione che nel corso degli anni ha sempre promosso l’inclusività nel mondo dello sport. - Degiovanni conclude: «Indubbiamente una grande giornata di sport andata a segno con la regia del Cai Uget Val Pellice e la consolidata capacità organizzativa di un rinnovato Comitato Organizzatore che può dormire sonni tranquilli dopo avere regalato, agli amanti delle corse sui monti, una immensa giornata di sport».
Nella foto, Dematteis al traguardo
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Paola Molino