Tour de France, il giorno di Torino: velocisti in azione, passaggio a Stupinigi

Tour de France, il giorno di Torino: velocisti in azione, passaggio a Stupinigi
Lunedì 1 Luglio 2024 - 09:04

Dopo due giornate sulle “Montagne Russe”, ed alla vigilia del primo tappone alpino, il Tour de France 2024 arriva in Piemonte. Il traguardo di corso Galileo Ferraris a Torino strizza l’occhio ai velocisti, messi a dura prova dalla Firenze-Rimini e dalla Cesenatico-Bologna. Sarà la tappa più lunga dell’edizione 111 della Grande Boucle, 230,8 km tra Piacenza ed il capoluogo subalpino, che sarà raggiunto attraverso il passaggio spettacolare attorno alla Reggia di Stupinigi. Pronti a mostrare in Mondovisione una simile bellezza e ad assieparsi a bordo strada tra le 16,44 e le 17,16? L’appuntamento nichelinese precederà di 6,4 km la linea d’arrivo. In quel punto, sono pronosticabili le squadre degli uomini veloci all’opera per tenere le posizioni di testa, come già nei 33,5 km di territorio della città metropolitana torinese. Prima, la Piacenza-Torino renderà omaggio al mito del Campionissimo Fausto Coppi, transitando a Tortona ed affrontando una delle tre brevi salite(Barbaresco, Sommariva Perno), di quarta categoria, che quanto meno vivacizzeranno un pò il profilo altimetrico. Proveniente da Carignano a Piobesi(Sp 142-Sp 145) il Tour passa tra le 16,32 e le 17.03, quindi, in rapidissima successione, ecco Vinovo(Sp 145-Sp 143)e Garino(Sp 143 e viabilità comunale) Il preludio a Stupinigi ed a corso Unione Sovietica, risalito fino a corso Lepanto. Il rettilineo conclusivo porterà al traguardo, posto in corso Galileo Ferraris, all’altezza dell’Inalpi Arena. Carovana attesa nel tratto Carmagnola-Torino tra le 14,38 e le 15,30.

Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino