Il mondo alpinistico pinerolese piange la morte di Fiorenzo Michelin

Il mondo alpinistico pinerolese piange la morte di Fiorenzo Michelin
Venerdì 1 Settembre 2023 - 10:09

Chi arrampica sa che quando in giro per le montagne trovi una tacca di vernice di colore blu, da lì è passato Fiorenzo Michelin. Era il suo marchio di fabbrica. Ora non ne lascerà più: è morto ieri, giovedì 31 agosto, per un incidente proprio mentre da solo stava facendo manutenzione alle sue vie al "Fungo", uno dei torrioni alti ed impervi della Rocca Sbarua, tra lo storico Cinquetti e i bastioni ancora più a monte del "Nonno" e della Nonna.

Perché Michelin, nato nel '48 e residente sulla collina di Bricherasio con la moglie Eva, non solo aveva migliaia di ascensioni nel suo bagaglio di alpinista, ma anche oltre 150 vie nuove "lunghe", a più tiri, distribuite tra le montagne delle "sue" valli: da Bourcet, in Val Chisone, alla Val Pellice, Sangone, alle valli Po, Gesso e Varaita. Qui, con meticolosa costanza, a rotazione faceva periodica manutenzione: puliva i sentieri di accesso, segnava (di blu, appunto) gli avvicinamenti, sostituiva i materiali usurati. Una garanzia per tutti coloro che si cimentavano nelle ripetizioni dei suoi itinerari, più o meno impegnativi. Un segno di attenzione per i colleghi alpinisti e di cura per la montagna che in oltre 50 anni di attività, anche come autore di guide importanti come "Arrampicare nelle terre del Dahu", Roccia d'autore o Passaggio a NordOvest, ha contribuito a valorizzare aree montane che solo chi non le conosce e frequenta può definire "minori". «Tutti noi, se oggi possiamo arrampicare in sicurezza lo dobbiamo a Fiorenzo», dichiara commosso Silvio Farinetti, uno dei gestori di Casa Canada, che col dolore nel cuore ha preso parte all'intervento.

Il corpo di Fiorenzo Michelin, avvistato ieri pomeriggio durante un sorvolo dell'elicottero Drago del Comando provinciale dei vigili fuoco e quindi recuperato purtroppo ormai senza alla base del "Fungo" intorno alle ore 18.30-19, è ora nella camera mortuaria del cimitero di Pinerolo. Non è ancora chiaro se il decesso sia avvenuto a causa di un malore o se si è trattato di una caduta dai risalti rocciosi. Vedremo se l'autorità giudiziaria disporrà l'autopsia.

Tra i ricordi che oggi compaiono sui social, ricordiamo quello di Marco Conti, accademico del Cai, uno degli ultimi ad aver scalato con Michelin. Queste le sue parole: "…è passato un mesetto e mai e poi mai avrei detto che questa sarebbe stata l’ultima salita con te ..ieri mi hai telefonato per decidere insieme la data della festa di Gian (Rossetto, storico compagno di cordata di Fiorenzo, deceduto una dozzina di anni fa, ndr) e degli amici del Bourcet…Non bastavano Bill e Dino quest’anno? ..Hai deciso tu la data della festa per il 17 settembre , maledetto numero …Ci hai regalato un mare di vie bellissime facendo scalare il mondo sui tuoi spit color cielo …Ciao Rens…con te se ne va un pezzo di storia delle nostre vallate e non solo ". Lascia la moglie Eva Depetris e la figlia Elisa.

L'indagine, di cui si occupa il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, è coordinata dal pm Francesco Pelosi della Procura di Torino. 

 

Articolo aggiornato alle ore11,30 del 1º settembre '23

 

 

Lucia Sorbino
Contenuti correlati: 
Informazione al servizio della comunità e per essere comunità, da sempre questo è lo stile inconfondibile de L'Eco del Chisone.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino