Assenza di segnale telefonico in Val Troncea: il sindaco metropolitano Lorusso sostiene l'appello del sindaco di Pragelato Merlo

21/11/2022 - 15:39

Il Sindaco metropolitano Stefano Lo Russo è intervenuto per sostenere l'appello del collega sindaco di Pragelato Giorgio Merlo sull'assenza di segnale telefonico in Val Troncea. «Da sempre la Val Troncea, uno dei luoghi più spettacolari a livello paesaggistico e naturalistico della Città metropolitana di Torino e dell’intero Piemonte, non dispone di alcuna ricettività telefonica. Anche la rete Internet è molto carente. Trattandosi di una località ad alta vocazione turistica, la necessità di avere collegamenti è prioritaria e occorre un impegno congiunto da parte delle società telefoniche e degli Enti locali per risolvere la criticità» sottolinea Lorusso.

L'appello è rivolto a tutte le compagnie telefoniche, in particolare a Tim, Vodafone e Wind, «affinché garantiscano una ricettività telefonica e telematica efficace anche nei luoghi di villeggiatura». A giudizio del Sindaco Stefano Lo Russo «è in gioco non solo la possibilità di usufruire di collegamenti che in territori di pianura sono scontati, ma anche la sicurezza di tutte le persone che frequentano la Val Troncea, siano esse escursionisti o semplici villeggianti».

La valle è quasi interamente protetta dall'omonimo parco naturale gestito dall'Ente delle Aree Protette delle Alp Cozie. «La corretta frequentazione in sicurezza di questi paesaggi - prosegue il sindaco di Torino e metropolitano - è fonte di reddito per molti residenti in montagna. Se si aprirà un tavolo di confronto tra compagnie telefoniche ed Enti locali la Città metropolitana di Torino è pronta a fare la sua parte». 

«L’assenza del servizio telefonico in ampie aree montane fa il paio con la riassegnazione delle frequenze televisive per i canali del digitale terrestre, che ha creato seri problemi alle Terre Alte. - ricorda Lo Russo - Nei mesi scorsi la Città metropolitana di Torino si era rivolta ai ministeri dello sviluppo economico e dell’innovazione tecnologica e transizione digitale per sollecitare interventi risolutivi. Siamo tuttora preoccupati per le ricadute sui territori periferici e montani del nostro territorio, in cui migliaia di residenti, che non possono essere considerati cittadini di serie B, sono ancora più marginalizzati. Il digital divide e l’isolamento dai mezzi di comunicazione di massa crescono anziché essere affrontati e risolti».