"Provincia": «L'avevamo tanto amata»
Sono arrivati davvero in tanti, ieri sera, al ristorante la Vià di Cavour per ricordare i vecchi tempi e rimpiangere l'ente Provincia, soppresso nel 2014 dalla Legge Del Rio per essere sostutito dalla Città metropolitana, ente di area vasta mai entrato nei cuori di amministratori e cittadini.
C'era l'ex presidente Saitta oggi ai margini della politica , pendolare tra il Piemonte e la sua terrà di origine, la Sicila dove possiede un'azienda agricola. Con lui l'ex presidende del Consiglio provinciale Sergio Vallero. E con loro tanti altri ( Elvi Rossi, Claudio Bonansea, Porqueddu e il padrone di casa Giorgio Bertone per citarne alcuni) alcuni ancora in attività, altri "a riposo". «La Provincia era un ente che riusciva a svolgere una vera funzione di raccordo tra i territori dela Provincia, anche più marginali e il centro, grazie personale politico riconoscibile, preparato e soprattutto scelto dagli elettori» ha ricordato Saitta. Potrà tornare? «Sarà difficile e non a tempi brevi rivedere le norme sugli enti locali, ma sicuramente dopo la sentenza della Corte costituzionale, le modalità di elezione del sindaco metropolitano andrà rivista e in quel frangente si potrebbero introdurre altre modifiche» hanno spiegato i parlamentari Giacometto (Forza Italia) e Fregolent (Italia Viva).
Ad aleggiare soprattutto la nostalgia di un passato politico (tra Dc e Pci) che non potrà più tornare (anche se i nuovi leader, movimenti e partiti oggi mostrano tutti i loro limiti). Al centro della foto di gruppo qui pubblicata l'ex presidente Saitta. Servizio sul prossimo numero de L'Eco del Chisone in edicola.
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Paola Molino