Raccolti 8700 segni lasciati dal lupo: in primavera i risultati del censimento nazionale
Tra il 2020 e il 2022, ISPRA e LIFE WolfAlps hanno collaborato con gli enti e le associazioni locali del territorio italiano per portare avanti una campagna di monitoraggio nazionale del lupo. Grazie alle analisi condotte, solo sull’arco alpino sono stati raccolti ben 8700 segni lasciati dal lupo. Nella primavera di quest’anno si avrà pertanto una stima minima del numero di lupi presenti sul territorio nazionale.
Il progetto ha coinvolto anche le nostre vallate, tra cui la Val di Susa, precisamente la zona che comprende il Parco naturale del Gran Bosco di Salbertrand. Questa mattina, presso la sede del parco, sono state presentate le modalità con cui vengono condotti i monitoraggi. In seguito, attraverso un sopralluogo sul campo, si sono potute osservare le fatte del lupo, che, come hanno spiegato i guardiaparco presenti all’incontro, «sono un indicatore importante che il noto predatore alpino utilizza per segnalare il territorio, specialmente in prossimità degli incroci, dove è importante lasciare un segno che indichi loro il proprio passaggio».
Un punto molto importante su cui si è poi incentrata l’attenzione è il discorso inerente appunto il ritorno del lupo, la cui presenza si è attestata nei primi anni Novanta, dopo quasi un secolo di assenza. Questo ritorno, come ha spiegato il guardiaparco Luca Giunti, «ha indubbiamente inciso molto sul territorio montano e noi tutti, dagli allevatori ai turisti, dobbiamo ora metterci nell’ottica di cambiare determinate abitudini».
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Paola Molino