«Statuto dell’Unione Via Lattea illegittimo»: il parere del Ministero mette in discussione quasi tutte le Unioni

20/05/2021 - 19:01

Lo Statuto dell'Unione dei Comuni olimpici - Via Lattea ha tre motivi di illegittimità, secondo il parere messo nero su bianco dal Capo Ufficio Staff del Ministero degli Interni, Raffaele Bonanno. Parere che era stato richiesto dalla Prefettura di Torino e arrivato oggi, dopo gli esposti presentati nel 2019 dai consiglieri di minoranza del Comune di Sestriere Andrea Colarelli e Alberto Paleardi.

La risposta del Ministero contiene quindi il parere del massimo organo governativo in materia di enti istituzionali e, se dovesse essere applicata e estesa oltre i confini della singola Unione, potrebbe mettere in dubbio la legittimità degli Statuti della stragrande maggioranza delle Unioni del Comuni, costruiti in modo analogo.

Per il momento, comunque, il parere è riferito al caso specifico dell'Unione montana dei Comuni olimpici - Vialattea (sei Comuni aderenti, tra cui Sestriere), e dà piena ragione alle criticità sollevate dei due consiglieri di minoranza su almeno tre fronti. Secondo Paleardi e Colarelli (ne parlammo sull'Eco del Chisone del 20/11/2019) non è legittimo che non siano rappresentate le minoranze di ogni Comune nel Consiglio dell'Unione, ma che a rappresentarle sia un solo membro su 7 (peraltro eletto da un'assemblea estemporanea dei membri delle minoranze, e non dai singoli Consigli comunali) mentre gli altri sei membri non solo siano tutti di maggioranza, ma siano gli stessi sindaci che sono anche membri della Giunta dell'Unione. Era stato anche segnalato un ritardo ben oltre i 45 giorni dalle elezioni per le nomine nel Consiglio dell'Unione.

 

Ecco in sinstesi le risposte del Ministero:

• «Si ritiene che debba essere garantita la rappresentanza delle minoranze dei singoli comuni associati» (sia pur senza prevedere compensi o gettoni);

• «Non appare conforme ai principi che sovrintendono alla composizione degli organi che Giunta e Consiglio siano composti dagli stessi soggetti, ovvero i sindaci», anche perché «Vi sarebbe una coincidenza tra l'organo controllore, cui spetta anche la verifica dell'attuazione degli indirizzi di governo, e l'organo esecutivo che detti indirizzi deve attuare»;

La nomina dei rappresentanti dei Comuni «deve avvenire entro 45 giorni dall'elezione dei Consigli comunali», come dice lo Statuto. La norma dello Statuto dell'Unione che prevede la partecipazione di diritto dei sindaci dei singoli Comuni in seno al Consiglio dell'Unione fin quando non vengano nominati i rappresentanti dei Comuni, ha«carattere transitorio, non potendo tale partecipazione protrarsi oltre il termine previsto dallo stesso statuto»

 

«Ritengo questa una grande vittoria politica - commenta Colarelli - portata avanti insieme al Consigliere Paleardi, ossia da due consiglieri di minoranza di un piccolo Comune che non si sono arresi di fronte all’evidente sottovalutazione del problema da parte delle Amministrazioni interessate. Avevamo ragione su tutti fronti. Adesso non siamo solo più noi a dire che lo Statuto dell’Unione Via Lattea è palesemente illegittimo, bensì lo dice uno specifico parere del Ministero dell’Interno da noi espressamente richiesto tramite la Prefettura di Torino che devo dire ci ha supportato molto nella vicenda. Devo comunque ringraziare l’amico Paleardi per la caparbietà e la tenacia che ci ha messo in questi due anni, senza il suo impegno non avremmo raggiunto questo risultato. Adesso ci aspettiamo un pronto intervento di adeguamento dello Statuto da parte dell’Unione Montana Via Lattea (situazione che presumo vada affrontata anche in gran parte delle Unioni Montane che hanno utilizzato il medesimo illegittimo statuto)».