Tav: questa sera Foietta a Porta a Porta, sull' Eco intervista doppia con Tartaglia
Paolo Foietta, Presidente dell'Osservatorio per l'asse Torino-Lione (Tav) in queste ore si muove a tutto campo per portare avanti le ragioni del Sì all' alta velocità in Val Susa. Questa mattina a Torino, Foietta ha tenuto una conferenza stampa al centro congresso "Torino incontro" della Camera di commercio per presentare il documento "Quaderno 11", prodotto dall'Osservatorio, contenente i nuovi contributi tecnici inviati al Governo che dimostrerebbero come le analisi sui volumi del commercio europeo e i relatifivi flussi dimostrino in modo concreto l'utilità dell'opera . Il commissario Foietta,, in scadenza a dicembre, ha poi ribadito che l'opera è stata approvata dal Parlamento e poi sottoscritta da Francia e Italia, per cui la sospensione dei lavori e il blocco dei bandi di appalto causerebbe un danno erariale per svariati milioni di euro. Foietta questa sera sarà ospite di Vespa a "Porta a porta" e si confronterà con il capo della commissione costi-benefici voluta dal Ministro per le infrastrutture, Toninelli, Marco Ponti.
Nel numero da oggi in edicola dell'Eco del Chisone troverete il confronto a due tra Paolo Foietta e il professor Angelo Tartaglia membro della Contro-Commussione Tecnica che supporta l'Unione Montana della Valle Susa e il Comune di Torino. Un botta e risposta in cui i due non si fanno sconti. «I No Tav rappresentano coloro che da trent’anni pervicacemente continuano a dire no a tutte le infrastrutture ed a tutte le innovazioni, compresi i grandi eventi; per la fortuna di questo Paese costoro hanno sempre perso la loro battaglia» afferma Foietta sull'Eco; «Lo sviluppo del Piemonte non sta in una galleria, ma nel saper costruire un futuro diverso anziché inseguire paradigmi del secolo passato. La sfida sta nell'integrazione tra settori produttivi diversi, nel valorizzare la complementarietà, nel puntare sull’economia circolare e sulle reti intelligenti, nel costruire rapporti economici e sociali non conflittuali ma inclusivi» replica Tartaglia.
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Paola Molino