Uno sguardo al medio-lungo termine: settimana molto dinamica, ma dell'inverno vero nessuna traccia!
La configurazione barica (ovvero la posizione delle aree di alta e bassa pressione) in Europa presente in questo momento poteva essere il punto di partenza per una fase pienamente invernale, col freddo da est pronto a raffreddare per bene l’Europa orientale, i Balcani e a seguire il nord Italia a piu’ riprese. Inoltre, la difficoltà con cui l’anticiclone delle Azzorre prova a proteggere l’Italia dalle correnti perturbate atlantiche poteva permettere il costruirsi di situazioni favorevoli a nevicate fino in pianura sul Piemonte.
Invece questo tentativo di interazione tra il freddo ad est e le correnti atlantiche ad ovest è riuscito solamente ad abbassare un po’ le temperature nella giornata odierna e contemporaneamente a produrre un po’ di nuvolosità compatta ma non associata a precipitazioni, che sarebbero risultate probabilmente nevose fino in pianura.
Nei prossimi giorni la situazione meteorologica in Europa cambierà radicalmente, con l’anticiclone scandinavo che verrà smantellato velocemente dalla violenza che mostreranno le correnti più miti e perturbati atlantiche tra il centro ed il nord Europa. Con l’anticiclone verrà spazzato via anche il freddo accumulatosi nei medio-bassi strati su tutta l’Europa orientale, allontanando così i rigori invernali dall’Italia.
Se le correnti atlantiche scorreranno impetuose ed in modo quasi rettilineo da ovest verso est (ovvero senza particolari ondulazioni nord-sud) sul centro-nord Europa, nel bacino del Mediterraneo l’anticiclone delle Azzorre verrà forzato ad espandersi in loco dal vicino Atlantico, col nord Italia situato sulla linea di confine tra il flusso perturbato atlantico e l’alta pressione.
Il risultato sarà il passaggio di alcune perturbazioni, in rapida evoluzione ovest-est, la cui coda interesserà le zone alpine e parzialmente anche la pianura, con nuvolosità a tratti compatta ma anche alternata a momenti soleggiati. Le precipitazioni saranno una prerogativa esclusiva delle zone oltralpe e dei rilievi di confine, con sconfinamenti possibili fino alle alte valli del pinerolese.
I venti che accompagneranno il transito delle perturbazioni, di direzione occidentale o talvolta nord-occidentale, risulteranno a volte miti e a volte moderatamente freddi, con un’altalena termica evidente soprattutto in quota e che vedrà la mitezza caratterizzare le giornate di martedì e giovedì ed il freddo le giornate di mercoledì e venerdì. Si è specificato in quota, poiché in pianura potrebbe lavorare bene l’inversione termica, con freddo pungente nelle zone di aperta campagna soprattutto nella giornata di martedì; invece nel corso di mercoledì la temporanea rotazione delle correnti a NW, che riporterà il freddo in quota, scaldera` le zone di pianura mediante l’attivazione di venti di Foehn.
Da venerdì in poi, un nuovo affondo di correnti più fredde nord-atlantiche da NW verso il nord Italia potrebbe precedere un’irruzione importante di aria artica, in grado di riportare l’inverno vero sull’Italia intera ed eventualmente di inaugurare un periodo molto freddo, magari anche nevoso, nelle nostre zone.
Tuttavia i modelli ancora non sono convinti di questa dinamica, sposando anche la possibilità che l’afflusso freddo di venerdì sia una “toccata e fuga”, seguito nuovamente da aria piu’ mite di estrazione atlantica. Sarebbe l’ennesima falsa partenza di un inverno che era iniziato bene nel mese di dicembre ma che si è prontamente assopito, non lasciando mano libera a lunghi periodi altopressori ma piuttosto lasciando il posto ad un autunno infinito.
Il grafico sottostante, mostrante le possibili evoluzioni del tempo nei prossimi 7-10 giorni, riassume ciò che è stato detto evidenziando la scarsa predicibilità del tempo già dal prossimo weekend:
Articolo a cura di Meteo Pinerolo
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Paola Molino