Città metropolitana, Fassino: «2015 fase costituente», Avetta vice
La continuità nella gestione dei servizi sinora garantiti dalla Provincia, le nuove funzioni assegnate alla Legge Delrio alle Città metropolitane, le risorse e il personale necessari: questi i temi affrontati oggi a mezzogiorno nella conferenza stampa inaugurale dal sindaco della Città metropolitana di Torino Piero Fassino (a destra nella foto), che ha anche annunciato la nomina del Vice-Sindaco metropolitano Alberto Avetta (a sinistra), che ha gestito gli ultimi mesi della Provincia in qualità di Vice-presidente.
«La Legge Delrio prevede che le Città metropolitane assumano la competenza amministrativa sui territori di area vasta delle Province uscenti». Quella di Torino, attiva dal 1º gennaio, composta da 315 Comuni è la più grande Città metropolitana d’Italia per estensione territoriale. Eredita le funzioni fondamentali delle Province e ne aggiunge altre, come le politiche per lo sviluppo economico. «Il Consiglio metropolitano sta lavorando all’elaborazione della bozza finale dello Statuto del nuovo Ente». ha ricordato poi Fassino, che ha richiamato anche la perimetrazione delle Zone omogenee – Pinerolese , Canavese, Eporediese, Val di Susa e altre - in cui sarà suddiviso il territorio della Città metropolitana e alle quali lo Statuto riconoscerà forme di rappresentanza.
Quanto alle risorse, la Legge di Stabilità per il 2015 prevede un taglio di un miliardo di euro per le Province e le Città. «L’ANCI e l’UPI hanno più volte fatto presente al Governo che una tale riduzione metterà gli Enti locali in forte sofferenza - ha spiegato il sindaco metropolitano - per questo è stata chiesta la rimodulazione del taglio, sulla base dei fabbisogni reali per l’espletamento delle funzioni. Entro il mese di marzo il Governo avanzerà una nuova proposta».
Fassino ha approfondito anche la questione del personale e ha definito il 2015 come «la fase Costituente». Approfondimenti su "L'Eco del Chisone" in edicola mercoledì 14.
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Paola Molino