Venerdì 4 ottobre, con la professoressa di Geografia abbiamo trattato, attraverso la lettura dei quotidiani, la catastrofe appena accaduta sull'isola di Lampedusa. Abbiamo riflettuto sul fatto che noi ragazzi definiamo "problemi" cose superficiali… Ma non ci rendiamo conto che ci sono donne, bambini e uomini che vengono barbaramente maltrattati e che pur di fuggire al loro sciagurato destino salgono su imbarcazioni di fortuna nella speranza di trovare una vita migliore e un lavoro dignitoso, sbarcando comunque in un Paese dove in realtà non vengono e non verranno mai pienamente accettati. Noi non l'abbiamo vista quella morte, l'abbiamo sentita, ce l’ha raccontata la nostra insegnante… Tra di noi c'è chi ha provato una sensazione di vuoto, di rabbia, e addirittura di solitudine…
Questo è un pensiero piccolo, tutto nostro, che da solo può non valere molto, ma con l'aiuto e la comprensione di tutti voi, può diventare concreto ed essere la chiave per un nuovo futuro.
Lisa, Ilaria, Carola, Sara, Andrea e Mattia, 3ªD media “Leonardo da Vinci”
11/10/2013 - 12:23