Sposarsi in teatro, si può
VIGONE - Presto ci sarà anche il teatro Baudi di Selve, oltre alla bella sala consiliare, tra i luoghi dove sarà possibile celebrare i matrimoni civili in città.
A deciderlo è stata la Giunta comunale nella seduta del 29 dicembre scorso, «ma prima che la decisione diventi operativa occorre che delibera e regolamento ottengano l'autorizzazione finale della Prefettura» dice Fabio Cerato, assessore al Bilancio e alla Cultura.
Intanto però c'è già chi ha prenotato il Selve per fine marzo, con l'intento di celebrarvi il suo matrimonio. «È indubbiamente un luogo di prestigio ed è anche una valida alternativa per chi non si sposa in chiesa. A convincerci della bontà di questa scelta è stato anche il fatto che l'aula consiliare, pur affascinante ed accogliente, è poco capiente e spesso gli invitati, soprattutto se numerosi, sono stati costretti in passato a restare fuori della sala e a sostare sulle scale» aggiunge Fabio Cerato.
Naturalmente in teatro si celebrerà soltanto il rito del matrimonio, ma non si potrà consumare il pranzo nuziale.
La scelta di promettersi fedeltà sul palcoscenico, tra quinte e palchi, avrà naturalmente un costo. Le tariffe per i residenti sono di 500 euro (+Iva) al giorno senza riscaldamento e di 750 euro con riscaldamento. Se non residenti, le cifre saranno aumentate del 50 per cento. A ciò si devono aggiungere le normali spese relative all'atto e alla presenza dei funzionari comunali nelle giornate di sabato o domenica.
Oltre che per i matrimoni, il teatro potrà essere affittato anche per altre ricorrenze. Per eventi organizzati da privati, fondazioni o società il costo è di 1.000 euro + Iva al giorno; se invece sono promossi da enti pubblici o a funzione pubblica, scuole e associazioni con attività rivolte a tutta la popolazione e senza incasso, la tariffa è di 100 euro.
Le compagnie teatrali e i gruppi musicali locali spenderanno 300 euro per lo spettacolo se con incasso e 500 euro se non locali. Tariffe diverse saranno infine applicate se le proposte fanno parte di una rassegna comunale o di iniziative patrocinate dall'ente locale.
Vogliamo offrire un giornalismo che sia presidio di cittadinanza e di democrazia, forza trainante per il territorio, strumento per comprendere cosa succede nella nostra società e nel mondo.
Paola Molino