BT Saldature – Un’industria di artigiani

BT Saldature – Un’industria di artigiani
Mercoledì 9 Aprile 2025 - 07:30

In via Val Pellice, a San Secondo di Pinerolo, alle porte di Torino, capitale industriale d’Italia, opera da più di 15 anni BT Saldature che insieme a BT Carpenteria, azienda facente capo sempre alla medesima proprietà, è attiva nelle lavorazioni contoterzi di lamiera fornendo servizi di ottimizzazione della progettazione, taglio, piegatura e, naturalmente, saldatura.


Un’esperienza professionale di lunga durata

Il titolare e socio di BT Saldature, Luigi Balestra, è entrato nel mondo della lamiera a partire dalla scuola, frequentando un indirizzo di saldo-carpenteria. La sua passione principale all’epoca era la saldatura, campo nel quale si è specializzato in tutte le sue sfaccettature: Mig, Mag, Tig, filo continuo e quant’altro.

Questa passione nasce dal clima che si respirava a casa dal momento che quella di Balestra è una famiglia di fabbri; così, terminati gli studi, Luigi inizia a fare il fabbro per poi approcciare il mondo della lamiera, inizialmente come dipendente presso aziende locali. La sua avventura imprenditoriale incomincia nel 2002 quando aprì una piccola officina realizzando contoterzi alcune lavorazioni richieste al suo ex datore di lavoro: inizialmente era una ditta individuale nella quale lavorava con altri 3 dipendenti, poi cresciuta fino ad arrivare a 11 dipendenti. La svolta è avvenuta nel 2008 quando è entrato un altro socio con il quale è stata fondata BT Saldature e l’Azienda si è strutturata nell’attuale capannone acquistando i primi macchinari importanti.


L’Azienda in 15 anni di operato: i numeri

Il 2008 non è stato l’anno ideale per incominciare questa avventura ma rimboccandosi le maniche è stata affrontata con successo la crisi. Nel 2010 è stata rilevata l’azienda dell’ex titolare e questo ha permesso di accedere a un consolidato portafoglio clienti e due anni dopo è stato acquistato il primo laser che ha permesso di incrementare notevolmente la produzione. Attualmente, oltre a BT Saldature, che conta 14 dipendenti e si occupa di ufficio tecnico taglio e piegatura, c’è un’altra azienda: BT Carpenteria che si occupa esclusivamente di saldatura che impiega 11 dipendenti. Suddividere le aziende permette una maggiore flessibilità, consentendo di servire un parco clienti consolidato formato principalmente da multinazionali, tra cui produttori di macchinari per industria e movimento terra per i quali vengono prodotti chassis e telai, oltre ad aziende attive food&beverage, medicale e industria chimica. L’azienda è certificata ISO 9001, dispone di un coordinatore di saldatura e saldatori specializzati certificati con il patentino. Inoltre si sta provvedendo ad ottenere la certificazione 1090 per il taglio e la piegatura in modo da essere ottemperanti alle richieste di alcuni clienti in ambito di marcatura CE. Gli stabilimenti contano 2.400 mq coperti e 2.000 mq scoperti per lo stoccaggio del finito e dei semilavorati. Vengono processate circa 30 tonnellate al mese di lamiera e il fatturato stabile si aggira sui 3 milioni di euro.


La ricetta del successo: tecnologie e professionalità

Il segreto del successo è stato aver sempre puntato sul connubio tra la tecnologia e le persone competenti in grado di utilizzarla al meglio. Il primo investimento, contrariamente a quanto si possa pensare, è stato il gestionale seguito a ruota dal software di progettazione 3D. Questo ci ha permesso di organizzare fin da subito la produzione al meglio fornendo ai clienti un servizio di supporto alla progettazione, ottimizzando i loro disegni in modo da renderli più congeniali alla successiva produzione. Il parco macchine viene continuamente aggiornato: ad oggi conta due laser, uno a fibra da 12kW attrezzato con magazzino automatico e uno a CO2 da 4kW semiautomatico, una punzonatrice con 28 stazioni di punzoni, tre piegatrici CNC con possibilità di installare il sollevatore automatico e un completo reparto di saldatura con tutte le tecnologie disponibili sul mercato. Questi impianti permettono di lavorare spessori diversi: acciaio al carbonio da 0.5 a 20 mm di spessore, inox da 0.5 a 15 mm, alluminio da 0.5 a 10mm di spessore. Per la verniciatura e trattamenti termici o cataforesi ci si affida invece a partner esterni mantenendo sempre il ruolo di capocommessa e consegnando al cliente un prodotto finito.


 

Intervista al signor Balestra

 

Partiamo dall’annosa problematica della ricerca di saldatori specializzati: cosa ci dice al riguardo?

“La mancanza di personale già formato è un problema che ci portiamo dietro da anni. Inizialmente provavamo ad assumere persone già esperte ma ci siamo resi conto che tali figure scarseggiano sempre più quindi abbiamo puntato a concentrare il personale altamente specializzato nei ruoli chiave, in modo che fosse di ispirazione ai colleghi creando così un circolo virtuoso di miglioramento. Al contempo cerchiamo di ridurre il turnover del personale, che nella nostra zona è storicamente abbastanza elevato; per fare ciò ci siamo strutturati in modo da evitare che un dipendente si specializzi in una sola lavorazione: nelle nostre aziende è facile trovare un saldatore specializzato in Mig che salda anche a Tig, un disegnatore che sa anche piegare o un laserista capace anche di saldare. Questo è uno stimolo importante per i nostri dipendenti che, così facendo, combattono la monotonia, si sentono responsabilizzati e, conoscendo anche le lavorazioni a monte e a valle la propria, migliorano enormemente il proprio operato; da parte nostra, ci aiuta a essere più flessibili e a incrementare il livello qualitativo dei nostri prodotti”.

 

Ha mai provato a compensare la scarsità di manodopera qualificata con l’automazione?

Non sono dell’idea che un robot possa sostituire l’essere umano, tuttavia ne apprezzo l’utilità. Abbiamo approcciato la saldatura automatizzata nel momento in cui lotti numericamente consistenti occupavano troppe ore-uomo, così ci siamo dotati di un robot di saldatura non come sostituto dell’operatore umano bensì come strumento per consentirgli di completare il proprio lavoro in minor tempo, riducendone la ripetitività. Diverso è il discorso sull’automazione in fase di taglio che apprezziamo perché sgrava i dipendenti da lavori faticosi e a basso valore aggiunto ma che a volte rischia di creare un problema perché può potenzialmente accentuare i colli di bottiglia delle lavorazioni a valle. Ad ogni modo, per approcciare l’automazione a prescindere dalla lavorazione nella quale essa è applicata, il requisito fondamentale è un ottimo software per velocizzare la programmazione che sia anche intuitivo da utilizzare.

 

Ha raccontato che il vostro primo acquisto è stato il software e questo denota un approccio tipico da Industria 4.0 decisamente in anticipo sui tempi. Come siete organizzati a riguardo?

Il gestionale è stato per noi centrale ben prima che si iniziasse a discutere di Industria 4.0 e di incentivi. Esso, che per altro abbiamo da poco sostituito con una soluzione verticale per il settore lamiera, è il cuore dell’azienda e il suo corretto funzionamento è una condizione necessaria, ma non sufficiente, per non avere criticità. Ad oggi BT Saldature e BT Carpenterie rispettano i dettami di Industria 4.0: tutte le macchine sono collegate al gestionale e questo ci permette di avere una visione a 360° di tutte le fasi produttive, se questa integrazione è stata relativamente semplice per gli impianti di taglio, punzonatura e piegatura è stata decisamente più complessa per la saldatura ma ci siamo riusciti; infatti, ogni saldatore è dotato di una propria utenza e registra a mano a mano tutte le proprie attività. Inoltre, tutti i prodotti sono marcati con codice a barre per permettere la piena tracciabilità in azienda e abbiamo segmentato il più possibile tutte le fasi produttive comprese quelle di preparazione dei semilavorati per operazioni quali saldatura o molatura al fine di massimizzare la nostra capacità di analisi. Così facendo riusciamo a monitorare la produzione, i consumi di materia prime, le ore uomo e altri parametri utili a garantire il corretto flusso di produzione e, al contempo, avere una precisa idea dei costi in modo da avere sempre il giusto bilancio. La nostra attuale sfida è integrare il modulo di pianificazione


E sul nascente tema di Industria 5.0 avete già fatto delle considerazioni?

Stiamo iniziando a pensarci. Il tema della sostenibilità in generale ci è molto caro e coglieremo l’occasione via via che introdurremo nuove tecnologie in azienda prestando la massima attenzione al loro impatto in quest’ottica. Tutto questo a partire dal laser tubo, impianto che abbiamo intenzione di introdurre a partire dal prossimo anno, che ci permetterà di sfruttare la nostra esperienza accumulata fino ad ora sulla lamiera piana per proporre ai nostri clienti soluzioni che sfruttino anche tubolari o profilati incrementando così la nostra offerta.


Visto che ha già anticipato qualcosa sul futuro della sua azienda… Come se la immagina da qui a cinque anni?

Come ogni azienda il nostro desiderio è quello di continuare a crescere ma, al contempo, penso anche che siamo un’impresa già strutturata e quindi non immagino grandi stravolgimenti; in questo senso per me la crescita è l’ammodernamento dei macchinari, sostituendoli con tecnologie più moderne, qualora gli attuali diventino obsoleti, e l’inserimento di nuove persone in azienda, provando a ottimizzare i reparti che attualmente vengono valorizzati meno. Infatti, abbiamo raggiunto un ottimo livello in termini di qualità e produttività per quanto concerne la carpenteria di ferro e acciaio al carbonio, riscontriamo un po’ di carenze sul reparto inox e alluminio quindi nei prossimi cinque anni vorremmo potenziare quest’area in funzione anche della crescente mole di lavoro. D’altronde, anche il recente investimento nel laser fibra e quello nel laser tubo che effettueremo a breve, oltre che la certificazione EN 15085 per il mondo ferroviario, vanno in questa direzione.


E invece qual è il suo desiderio nel cassetto?

È da quattro anni che abbiamo il desiderio di affiancare alle lavorazioni contoterzi anche la proposta al mercato di una nostra linea di prodotti. Abbiamo infatti sviluppato un locker da potere installare in qualsiasi ambiente: dai condomini, alle aziende, ai luoghi pubblici, agli ospedali tramite il quale ogni persona può comprare e farsi recapitare qualsiasi pacco indipendentemente dalla piattaforma di e-commerce e dal corriere impiegato. Benché dal punto di vista tecnico siamo pronti, abbiamo infatti i progetti, la documentazione e il prototipo pronto, compreso di parte hardware e software sviluppata da noi, il progetto nel suo complesso sta procedendo molto a rilento dal momento che esso comporta uno sforzo che va ben oltre la fabbricazione; sono infatti necessarie ricerche e analisi di mercato, attività di marketing e comunicazione oltre che vendita e assistenza che sono assai onerose e impegnative per un’azienda come la nostra e riscontro poco supporto in questo senso anche dalle istituzioni.


Per concludere ci può raccontare una commessa particolarmente sfidante e come siete riusciti ad affrontarla?

Nell’ultimo anno siamo stati contattati da una grossa azienda di Torino che produce carrelli automatici per la movimentazione di grossi carichi che ci ha chiesto supporto per la realizzazione di alcuni componenti strutturali. Io ero dubbioso sull’accettare l’incarico perché gli spessori lavorati erano decisamente al di sopra del nostro range abituale; tuttavia, ho deciso comunque di interpellare i nostri tecnici che si sono buttati anima e corpo in questa sfida con risultati eccellenti dal momento che il cliente è rimasto così soddisfatto che abbiamo lavoro non solo per tutto l’anno in corso ma anche per il prossimo. Lato mio, questa è stata la prova tangibile che grazie all’entusiasmo dei nostri dipendenti possiamo alzare ogni giorno l’asticella e affrontare sempre nuove sfide anche quando, a prima vista, i traguardi sembrano inarrivabili.


 

L’AZIENDA IN PILLOLE

BT Saldature e l’azienda gemella BT Carpenteria sono specializzate nelle lavorazioni lamiera contoterzi. In 4.400 metri quadri di area produttiva nello stabilimento di San Secondo di Pinerolo vengono svolte lavorazioni di taglio laser, piegatura e saldatura con l’obiettivo di fornire al cliente un prodotto chiavi in mano nel pieno rispetto delle tempistiche calcolate grazie al continuo monitoraggio della produzione e all’organizzazione 4.0 dell’azienda. Grande attenzione viene posta fin dalla fase di ricezione dei disegni che vengono vagliati dall’ufficio tecnico ed eventualmente modificati, d’accordo con il cliente, per renderli più congeniali alla produzione in piena ottica di “design for manufacturing”. Le lavorazioni sono effettuate per mezzo di un parco macchine composto da due impianti di taglio laser uno con tecnologia a fibra da 12kW e uno CO2 da 4kW, 3 presse piegatrici idrauliche a controllo numerico e numerose postazioni di saldatura, sia robotizzate sia manuali, che coprono tutte le tecnologie disponibili sul mercato; altre lavorazioni di finitura o verniciatura vengono esternalizzati a fidati partner esterni. Si lavorano principalmente ferro, acciai al carbonio, alluminio ed inox, ovviamente mantenendo separate le produzioni al fine di scongiurare contaminazioni, in spessori da 0.5 a 20mm. L’azienda dispone di tecnici altamente formati con apposito brevetto di saldatura, certificazioni ISO 9001, UNI EN 1090, oltre che certificazioni settoriali come la EN 15085-2 per il mondo ferroviario.


 


 

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